Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Progettato strumento che rileva le proteine non ripiegate tipiche dell'Alzheimer

L'Alzheimer è la forma più comune di demenza, che attualmente colpisce oltre 35 milioni di persone in tutto il mondo.

Anche se si ritiene che molti fattori genetici ereditari contribuiscono al deterioramento della memoria e delle funzioni cognitive, un aspetto centrale di questa malattia è l'accumulo di proteine mal ripiegate nel cervello.

Ora, scienziati del Berkeley Lab hanno progettato una tecnica universale, altamente sensibile per la rilevazione di proteine mal ripiegate nei fluidi biologici. Questa capacità innovativa nel campo delle nanoscienze potrebbe aiutare ad individuare l'Alzheimer nelle fasi iniziali e consentire ai ricercatori di scoprire nuove terapie per questa malattia devastante.

Quando una proteina non si piega nella sua forma normale, non svolge nemmeno le sue normali funzioni. Questo disturbo nel comportamento potrebbe portare a proteine che si aggregano in placche o depositi e diventano tossiche per le cellule. Nell'Alzheimer, si formano nel sistema nervoso centrale degli aggregati di una proteina chiamata beta-amiloide, causando danni alle cellule nel cervello e iniziano il processo di demenza.

La capacità analitica di misurare piccoli gruppi di queste proteine (prima che si verifichi il danno irreversibile), sarebbe un potente strumento per la diagnosi precoce dell'Alzheimer e delle altre malattie che presentano proteine mal ripiegate. Tuttavia, nonostante significativi sforzi di ricerca, attualmente non esistono strumenti diagnostici disponibili per individuare selettivamente gli aggregati su piccola scala di proteine mal ripiegate nei liquidi biologici, come il sangue o il liquido spinale.

"Questa collaborazione illustra come un problema biomedico può essere anche un problema nel campo delle nanoscienze, nel quale è necessario un reagente chimico per riconoscere le proteine parzialmente aggregate", afferma Ron Zuckermann, direttore del Biological Nanostructures Facility alla Molecular Foundry, un impianto di nanoscienze per utenti al Berkeley Lab. "Abbiamo affrontato la sfida di sintetizzare un materiale che è in grado di individuare specificatamente questa proteina aggregata e non una qualsiasi delle altre proteine nel sangue".

Zuckermann è un pioniere nello sviluppo di peptoidi, polimeri sintetici che si comportano come le proteine presenti in natura, ma possono resistere agli agenti chimici aggressivi e agli ambienti biologici senza degradarsi. Il suo gruppo aveva scoperto in precedenza peptoidi in grado di auto-assemblarsi in micro ganasce, micro fogli, e micro corde che si intrecciano tra di loro.

"I peptoidi sono ideali per questa applicazione in quanto sono simili alle proteine nella struttura, ma abbastanza diverse da non farsi degradare dagli enzimi nel sangue", ha aggiunto Zuckermann. "Ora possiamo progettare dei materiali che sono capaci di un particolare riconoscimento ma possono eludere la distruzione".

Utilizzando la capacità robotizzata di sintesi di ultima generazione della Foundry, il team ha preparato un gruppo di peptoidi progettato per catturare una proteina prionica non piegata, una forma infettiva anormale di una proteina cellulare presente nel cervello. Attaccando questi peptoidi a piccoli grani magnetici, il team ha potuto poi utilizzare un magnete per isolare le proteine mal ripiegate direttamente nei campioni di sangue. Il più selettivo e sensibile di questi peptoidi, chiamato reagente specifico per l'aggregazione (Aggregate-Specific Reagent o ASR1), potrebbe catturare non solo gli aggregati di prione, ma anche gli aggregati associati all'Alzheimer.

"Il nostro studio dimostra come le capacità di ricerca di base possono essere tradotte in applicazioni pratiche", dice Zuckermann. "Il potenziale di questo strumento come diagnosi di altre malattie con proteine mal ripiegate, come il Parkinson e il diabete di tipo II, è vasto, e sono entusiasta di continuare questa collaborazione".

Fonte: LBNL

 


Pubblicato in Laboratory Equipment il 3 giugno 2011 - Traduzione di Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:

Notizie da non perdere

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.