Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Proteine nel liquido dell'occhio possono predire l'Alzheimer (futuro)

diagram of the eye

Bassi livelli di proteine ​​amiloide-β e tau, biomarcatori del morbo di Alzheimer (MA), nel liquido oculare si sono associati con significatività a bassi punteggi cognitivi, secondo un nuovo studio pubblicato nel Journal of Alzheimer's Disease.


Lo studio, diretto da ricercatori del Boston Medical Center, è il primo a collegare questi biomarcatori proteici noti del MA nell'occhio allo stato mentale. Questi risultati indicano che le proteine ​​negli occhi possono essere una potenziale fonte per un test accessibile ed economico per predire il MA futuro.


La diagnosi e l'avvio del trattamento del MA prima dell'inizio dei sintomi è la chiave per la gestione della malattia, perché quando compaiono i sintomi è spesso troppo tardi perché i trattamenti attuali abbiano effetti significativi. Quantità anomali di proteine ​​amiloide-β e tau sono biomarcatori di MA e i depositi di proteine ​​amiloidi nel cervello iniziano molti anni prima dei sintomi della malattia.


Ricerche precedenti hanno evidenziato un'associazione tra bassi livelli di proteine ​​amiloide-β e tau presenti nel liquido cerebrospinale (dedotti da una puntura lombare) e il MA preclinico, quando i cambiamenti patologici di MA sono presenti nel cervello, ma prima della comparsa dei sintomi clinici. Tuttavia, i test di puntura lombare sono costosi e fastidiosi per molti pazienti.


In questo studio, i ricercatori hanno usato campioni di liquido oculare di 80 pazienti che erano già in programma per la chirurgia oculare. Il fluido estratto durante questi interventi chirurgici di solito viene gettato. I ricercatori hanno testato il liquido oculare per determinare i livelli di proteine ​​amiloide-β e tau e hanno correlato tali livelli ai risultati di un test cognitivo di riferimento. Bassi livelli di queste proteine ​​biomarcatori erano significativamente associati a punteggi cognitivi più bassi tra i pazienti.


"Questi risultati potrebbero aiutarci a costruire un test accessibile e poco invasivo per determinare il rischio di MA, in particolare tra i pazienti con malattie agli occhi", afferma Lauren Wright MD, prima autrice dello studio e specializzanda di oftalmologia al BMC. "Abbiamo notato che alcuni dei partecipanti che avevano livelli bassi di biomarcatori proteici nel loro liquido oculare avevano già segni di demenza da lieve a moderata in base ai loro punteggi cognitivi".


Questi risultati riconfermano studi precedenti che avevano suggerito che i pazienti con patologie oculari sono a rischio di sviluppo di MA e suggeriscono che ulteriori indagini su pazienti con patologie oculari possono produrre risultati generalizzabili a popolazioni più grandi.


"Questo è un grande passo nella scoperta del potenziale ruolo dell'occhio nella diagnosi del MA preclinico, e sono necessari ulteriori studi per confrontare i biomarcatori proteici nell'occhio con test neurologici più approfonditi", aggiunge Manju Subramanian MD, autore senior, capo ricercatore e oftalmologo del BMC.

 

 

 


Fonte: Boston Medical Center via EurekAlert! (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Lauren M. Wright, Thor D. Stein, Gyungah Jun, Jaeyoon Chung, Kate McConnell, Marissa Fiorello, Nicole Siegel, Steven Ness, Weiming Xia, Kelley L. Turner, Manju L. Subramanian. Association of Cognitive Function with Amyloid-β and Tau Proteins in the Vitreous Humor. Journal of Alzheimer's Disease, 8 Mar 2019, DOI: 10.3233/JAD-181104

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.