Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Ossigenoterapia iperbarica per l'Alzheimer mostra qualche beneficio

HBOT Alzheimer PET

Il dott. Paul Harch, professore clinico e direttore di medicina iperbarica alla Louisiana State University di New Orleans, e il dottor Edward Fogarty, preside di radiologia all'Università del North Dakota, riportano il primo caso di miglioramento documentato, con la scansione PET, del metabolismo cerebrale nel morbo di Alzheimer (MA) in un paziente trattato con ossigenoterapia iperbarica (HBOT).


Gli autori dello studio, pubblicato nel numero corrente della rivista peer-reviewed Medical Gas Research, riferiscono il caso di una femmina di 58 anni con 5 anni di declino cognitivo, che ha iniziato ad accelerare rapidamente. La tomografia computerizzata a emissione di singolo fotone (SPECT) ha suggerito il MA. La diagnosi è stata confermata dalla tomografia ad emissione di positroni (PET) con 18Fluorodeossiglucosio (18FDG), che ha rivelato deficit metabolici globali e tipici del MA.


La paziente ha avuto 40 trattamenti HBOT, 5 alla settimana per 66 giorni. Ogni trattamento consisteva in 1,15 atmosfere assolute / 50 minuti di tempo totale di trattamento. Dopo 21 trattamenti, la paziente ha riferito un aumento dell'energia e del livello di attività, miglioramento dell'umore e della capacità di svolgere attività quotidiane e di elaborare cruciverba.


Dopo 40 trattamenti, ha riferito un aumento di memoria e concentrazione, sonno, conversazione, appetito, capacità di usare il computer, più giorni buoni (5/7) che brutti, ansietà risolta e diminuzione del disorientamento e della frustrazione. Anche tremore, piegamento profondo del ginocchio, guadagno tandem e velocità del motore sono stati migliorati. La ripetizione della PET 18FDG un mese dopo l'HBOT ha mostrato un miglioramento globale del 6,5-38% nel metabolismo del cervello.


Il dott. Harch osserva: "Abbiamo dimostrato il più grande miglioramento nel metabolismo cerebrale di qualsiasi terapia per il MA. L'HBOT in questo paziente può essere il primo trattamento non solo per arrestare, ma per invertire temporaneamente la progressione del MA".


Il rapporto contiene anche immagini video, tra cui ricostruzioni di superfici PET in 3D rotanti, che consentono al profano di vedere facilmente i miglioramenti nella funzione cerebrale. "La scansione PET viene usata in tutto il mondo come biomarcatore in oncologia e cardiologia per valutare le risposte alla terapia", afferma il dott. Fogarty. "Ora disponiamo di un sistema di biomarcatori inconfutabili che ha permesso questo intervento, dove non esisteva mai altra speranza reale per il recupero della demenza".


I medici riferiscono che due mesi dopo l'HBOT, la paziente ha avuto una recidiva nei suoi sintomi. È stata ritrattata nei successivi 20 mesi con 56 HBOTs (totale 96) alla stessa dose, ossigeno supplementare e farmaci, con stabilità dei suoi sintomi e esame Folstein Mini-Mental Status.


Secondo il National Institutes of Health, "il MA è un disturbo cerebrale progressivo e irreversibile che distrugge lentamente la memoria e le capacità di pensiero e, alla fine, la capacità di svolgere i compiti più semplici. È la causa più comune di demenza negli anziani. Il MA è attualmente classificata come la sesta causa di morte negli Stati Uniti, ma recenti stime indicano che il disturbo potrebbe classificarsi al terzo posto, appena dietro le malattie cardiache e il cancro, come causa di morte per le persone anziane".


Gli autori osservano che sono stati identificati quattro processi patologici e il trattamento primario è con gli inibitori dell'acetilcolinesterasi o la memantina antagonista del recettore N-metil-D-aspartato, che hanno dimostrato di avere un impatto positivo sulla progressione del MA senza significativi effetti modificanti la malattia.


L'HBOT modula epigeneticamente l'espressione e la soppressione genica, per curare le ferite e la fisiopatologia della malattia, in particolare l'infiammazione. L'HBOT punta tutti e quattro i processi patologici del MA colpendo la microcircolazione, la disfunzione mitocondriale e la biogenesi, riducendo il carico di amiloide e la fosforilazione di tau, controllando lo stress ossidativo e riducendo l'infiammazione.


Il primo caso di MA trattato con successo con HBOT è stato pubblicato nel 2001. Il presente caso clinico è il primo paziente di una serie di 11 pazienti con MA trattati con HBOT il cui miglioramento sintomatico è documentato con PET 18fluorodossiclucosio.


La conclusione di Harch è: "I nostri risultati suggeriscono la possibilità di trattare il MA a lungo termine con l'HBOT e la farmacoterapia".

 

 

 


Fonte: Louisiana State University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: PaulG Harch, EdwardF Fogarty. Hyperbaric oxygen therapy for Alzheimer’s dementia with positron emission tomography imaging: A case report. Medical Gas Research, 9 Jan 2019, DOI: 10.4103/2045-9912.248271

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)