Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Le funzioni cognitive con l'anestetico sevoflurano invece del propofol in cardiochirurgia

Premessa: La disfunzione cognitiva è una complicanza frequente dopo la chirurgia cardiaca ed si è scoperto che è associata a una diminuzioni nella saturazione dell'ossigeno cerebrale Grafico misurata con la spettroscopia a infrarossi.

Il sevoflurano ha proprietà neuroprotettive in vitro e in modelli animali. Questo studio è stato progettato per determinare gli esiti cognitivi e clinici dopo l'uso in anestesia del sevoflurano in confronto al propofol nella chirurgia cardiaca [on-pump: con l'uso di macchinari che mantengono le funzioni fisiologiche del paziente mentre viene operato] e l'impatto delle riduzioni del Grafico sotto regimi anestetici diversi.

Metodi: 128 pazienti sono stati anestetizzati in modo casuale o con propofol (PROP) o con sevoflurano (SEVO). Una Grafico intraoperatoria è stata definita come desaturazione. I test Abbreviated Mental, Stroop, Trail-Making, Word List e prove di valutazione dell'umore sono stati eseguiti prima, 2, 4 e 6 giorni dopo la cardiochirurgia. Si sono ottenuti marcatori del risultato generale.

Risultati: Gruppi di analisi avevano differenze nelle prestazioni cognitive al punto di partenza. L'analisi della varianza per misure ripetute (incorporando la covarianza dei punteggi al basale) ha fatto emergere che in tre delle quattro prove cognitive, i pazienti con desaturazione cerebrale hanno mostrato risultati peggiori rispetto ai pazienti senza desaturazione. I pazienti assegnati all'anestesia con sevoflurano hanno mostrato risultati migliori in tutti i test cognitivi, rispetto ai pazienti con il propofol. In tutti e quattro i test cognitivi sono state trovate interazioni tra il regime di anestesia e la desaturazione. Non vi erano differenze nei marcatori di disfunzione dell'organo o nel risultato clinico generale.

Conclusioni: I pazienti con compromissione cognitiva prima dell'operazione possono essere particolarmente a rischio di danno cerebrale intraoperatorio. Un'anestesia basata su sevoflurano è stata associata a una migliore performancecognitive post-operatorio a breve termine, rispetto al propofol.

Autori: J. Schoen, L. Husemann, C. Tiemeyer, A. Lueloh, B. Sedemund-Adib, K.U.Berger, M. Hueppe e M. Heringlake: Dipartimento di Anestesiologia, Università di Lubecca, Ratzeburger Allee 160, D-23.538 Lubecca, Germania

 


Pubblicato dalla Oxford University Press per conto del British Journal of Anaesthesia il 26 aprile 2011. Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:

Notizie da non perdere

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)