Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Una combinazione di farmaci potrebbe essere la chiave per curare l'Alzheimer

L'Alzheimer è una condizione notoriamente difficile da curare. La completa mancanza di trattamenti che modificano la malattia fin da quando la malattia è stata diagnosticata per la prima volta oltre 100 anni fa, esemplifica questa difficoltà.

Ci sono molte ragioni per questo fallimento ed è una questione controversa tra alcuni ricercatori.

 

4 Patologie principali

Il Morbo di Alzheimer (MA) è una condizione complessa, con molteplici fattori genetici e ambientali che contribuiscono alla sua insorgenza e molteplici percorsi cellulari e molecolari che spingono la patogenesi. Le 4 patologie principali sono:

  1. Disfunzione neurovascolare e disfunzione mitocondriale associata.
  2. Depositi di proteine ​​amiloidi e tau.
  3. Eccessivo stress ossidativo.
  4. Danno infiammatorio da cellule gliali reattive.

I trattamenti terapeutici e i farmaci inseriti negli studi clinici si sono concentrati su uno solo dei meccanismi patogenetici dell'MA (depositi di proteina amiloide e tau). Ciò ha permesso agli altri fattori che contribuiscono alla malattia di prosperare senza ostacoli con la terapia, e potrebbe essere la ragione per cui finora tutti gli studi clinici non hanno avuto successo.

 

Trattamento a 5 farmaci

James Weinstein della Marshall University ha proposto una combinazione di farmaci come mezzo per trattare la patologia multifattoriale presente nell'MA. Il trattamento dovrebbe combinare 4 farmaci e una vitamina per trattare le quattro diverse patologie principali del morbo.

Tutti i farmaci proposti sono attualmente usati per varie condizioni e sono stati usati in test preliminari per l'MA con effetti collaterali minimi provocati dai trattamenti.

I farmaci proposti sono stati selezionati grazie alla loro capacità di

  1. migliorare il flusso sanguigno al cervello (trental),
  2. ridurre le deposizioni proteiche neuronali (nilotinib),
  3. ridurre la produzione di specie reattive dell'ossigeno (blu di metilene) e
  4. inibire la gliosi reattiva e le citochine proinfiammatorie (nicergolina).

Oltre a questo, Weinstein propone la prescrizione di vitamina B6, per proteggere ulteriormente dallo stress ossidativo dannoso e dalle modifiche dannose alle proteine.

 

Piccole coorti potenziali di esperimento

Weinstein postula inoltre che una terapia combinatoria che tratta tutte le principali caratteristiche patologiche dell'MA può interrompere la progressione correlata alla demenza. Ciò ha anche portato al suo suggerimento che una sperimentazione clinica per un tale regime medico combinatorio richiederebbe solo una piccola coorte di pazienti (15 persone) per stabilire un effetto significativo del trattamento.

Questo è in netto contrasto con altri studi clinici che di solito richiedono migliaia di pazienti per stabilire un effetto statisticamente significativo e quindi convalidare il trattamento e lo studio come veramente efficaci.

 

Abbattere una malattia multi-faccia

Il concetto di puntare vari aspetti di una malattia non è particolarmente nuovo: numerose terapie antimicrobiche e chemioterapiche utilizzano terapie combinate per massimizzare l'esito del paziente. L'uso nell'MA, d'altra parte, è un concetto relativamente nuovo, e ancora da testare completamente.

Che il regime terapeutico proposto da Weinstein in questo articolo si dimostri efficace o meno per trattare l'MA potrebbe non essere così importante. Il cambio di visuale sugli obiettivi terapeutici in questa malattia neurodegenerativa verso il puntamento di più che una singola proteina o processo può portare a farmaci che raggiungono studi clinici con maggiore possibilità di successo, piuttosto che chiedere a un unico farmaco di fare il lavoro di un gruppo combinato di farmaci.

 

 

 


Fonte: Geoffrey Potjewyd, studente di dottorato in medicina rigenerativa & neuroscienze alla University of Manchester.

Pubblicato su Reliawire (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: James D.Weinstein. A unique and promising combination of medications for the treatment of Alzheimer’s disease. Medical Hypotheses; November 2017. Volume 109 , 53 – 55, doi 10.1016/j.mehy.2017.09.021

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.