Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Chiariti altri aspetti del malfunzionamento proteico nell'Alzheimer

 

Gli enzimi chiamati chinasi gestiscono una vasta gamma di processi cellulari: metabolismo, segnalazione cellulare, trasporto dei nutrienti, e molti altri. Poiché riescono a influenzare tante attività di cellule diverse, i chinasi sono regolati strettamente all'interno delle cellule perché agiscano solo quando è necessario.


I chinasi che non si attivano correttamente ​​sono legati a malattie come il cancro e l'Alzheimer.


Un gruppo di scienziati del VIB, della Vrije Universiteit Brussel (VUB) e dell'Université Libre de Bruxelles (ULB), diretto dal Prof. Tom Lenaerts (VUB-ULB) e dal prof. Nico van Nuland (VIB-VUB), ha scoperto un nuovo meccanismo che controlla l'attivazione di un chinasi implicato nell'Alzheimer, fornendo nuove informazioni sul modo di controllare l'attività di questa proteina. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Structure.


Per assicurarsi che le attività delle proteine ​​chinasi siano ben gestite, le proteine hanno sviluppato diversi modi per attivarle e spegnerle, distruggendo le loro interazioni a livello molecolare. Le «catene laterali» sono gruppi chimici aderenti alla catena principale di una proteina (backbone, dorsale) che interessano sia la forma che la funzione della proteina.


Nella nuova ricerca sull'attivazione di un enzima specifico chiamato Fyn, il Prof. Lenaerts e il suo team sono riusciti a identificare il meccanismo di commutazione specifico usato da questa proteina per garantire la propria regolazione, rivelando per la prima volta il ruolo delle catene laterali nel processo. Le loro osservazioni possono essere importanti per sviluppare terapie di trattamento dell'Alzheimer, poichè il Fyn interagisce con la proteina Tau, che è una causa della malattia.

 

Come spengono e accendono i loro enzimi le cellule?

Proprio come i termostati nella nostra casa, che accendono e spengono il riscaldamento in base alla temperatura, i cambiamenti nelle interazioni tra i moduli che definiscono le strutture proteiche attivano e disattivano i chinasi.


Usando tecniche sia sperimentali che predittive, il team multidisciplinare ha scoperto una rete di residui di comunicazione proteica all'interno delle cellule che controllano l'attivazione del Fyn. La ricerca ha dimostrato che commutando il Fyn su 'spento' nei topi con Alzheimer si riducono i problemi di memoria in questi topi.


Il Prof. Tom Lenaerts (VUB-ULB) ha scritto: "Le informazioni che emergono dalla nostra ricerca possono fornire importanti conoscenze meccanicistiche dei sistemi di regolamentazione dei chinasi, che potrebbero essere utili per sviluppare nuovi farmaci che regolano l'attività del Fyn nei pazienti di Alzheimer".


Questa ricerca è particolarmente toccante per la comunità scientifica belga, perchè il Prof. Nico van Nuland, co-autore e pioniere in questo campo di ricerca, solo pochi anni fa ha avuto la diagnosi di sclerosi laterale amiotrofica (SLA). Egli ha combattuto questa malattia con coraggio e ottimismo, fornendo un supporto fondamentale all'intero team di ricerca con le sue conoscenze specifiche di spettroscopia di risonanza magnetica nucleare. "Senza i suoi contributi, questi risultati non sarebbero mai stati realizzati", secondo il prof Lenaerts.

 

 

 


Fonte: VIB - Flanders Interuniversity Institute for Biotechnology (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Radu Huculeci, Elisa Cilia, Agatha Lyczek, Lieven Buts, Klaartje Houben, Markus A. Seeliger, Nico van Nuland, Tom Lenaerts. Dynamically Coupled Residues within the SH2 Domain of FYN Are Key to Unlocking Its Activity. Structure, 2016; 24 (11): 1947 DOI: 10.1016/j.str.2016.08.016

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.