Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Scendere le scale può aiutare a prevenire la demenza?

Siamo abbastanza familiari con l'idea che l'esercizio fisico fa bene alla nostra salute. Ma una nuova ricerca di Western Australia suggerisce che una cosa semplice come incoraggiare gli anziani a scendere una rampa di scale potrebbe aiutare a prevenire il loro declino cognitivo, un precursore di malattie come la demenza e l'Alzheimer.


Eseguire esercizi 'eccentrici', in cui i muscoli impegnati si allungano anziché accorciarsi, richiede più potenza cerebrale, aiutando a prevenire il declino cognitivo, ha scritto il Professor Ken Nosaka della Edith Cowan University.


Questa visione si basa su una serie di studi, compreso uno in cui 26 uomini da 60 a 76 anni hanno seguito un regime di esercizi eccentrici, invece che concentrici (dove il muscolo è attivato e accorciato) nell'arco di 12 settimane.


E' stata monitorata la loro salute e forma fisica, dimostrando che l'esecuzione di esercizi eccentrici è più vantaggiosa in termini di frequenza cardiaca, di pressione sanguigna, di forma fisica, di glucosio, di profilo lipidico del sangue e di sensibilità all'insulina.


In un altro studio, delle anziane in sovrappeso hanno salito o sceso una rampa di scale due volte alla settimana, con risultati migliori nel gruppo discendente piuttosto che in quello ascendente.


Nel frattempo, pensionati del Rod Evans Community Centre in Perth stanno prendendo parte al programma pilota 'Stay Sharp' (rimani acuto) di 12 settimane, in cui sono monitorati nel tempo durante l'esecuzione di vari esercizi eccentrici. Questi esercizi comprendono scendere le scale e i pendii, sedersi e sdraiarsi lentamente e abbassare lentamente un manubrio.


Il Prof Nosaka dice che l'esercizio eccentrico è poco impegnativo metabolicamente, facile da intraprendere e quando è eseguito più volte, si traduce in maggiori aumenti della forza e della massa muscolare. "I muscoli fitti anteriori si allungano quando si arresta il corpo che si muove in avanti, a differenza del salire le scale dove gli stessi muscoli eseguono fondamentalmente delle contrazioni concentriche", dice il prof Nosaka. "E' importante anche notare che l'esercizio eccentrico è più impegnativo cognitivamente, che può aiutare a prevenire il declino cognitivo".


Egli dice che lo studio dimostra anche che questo tipo di esercizio migliora la sensibilità all'insulina e il profilo lipidico del sangue, abbassa la pressione sanguigna a riposo e diminuisce la rigidità arteriosa, e quindi le persone che fanno questi esercizi hanno un rischio ridotto di diabete e riducono lo stress cardiovascolare.


"E' ben documentato che il diabete è una delle cause della demenza, quindi se l'esercizio eccentrico può migliorare la sensibilità all'insulina, dovrebbe essere efficace per prevenire la demenza", dice. "Anche se in questa fase non sappiamo esattamente come l'esercizio eccentrico può influenzerà la funzione cognitiva, dovrebbe essere utile per tutte le età, compresi i bambini".


Il Prof Nosaka dice che i futuri lavori comprendono l'esame degli effetti acuti dell'esercizio eccentrico sulla funzione cognitiva.

 

 

 


Fonte: Teresa Belcher in Science Network Western Australia (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.