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Studio trova due sostanze chimiche comuni in agricoltura collegate all'Alzheimer


Mangiare frutta e verdura è considerata una delle cose più sane che possiamo fare ogni giorno; ma adesso scopriamo che può favorire l'Alzheimer.


Tutti noi facciamo del nostro meglio per mangiare in modo intelligente, che sia un'insalata per pranzo o una porzione extra di broccoli al vapore all'ora di cena.


Ma un nuovo studio scioccante ha scoperto che due sostanze chimiche comuni - quelle che vengono spruzzate in tutta la frutta e verdura che mangiamo ogni giorno - possono distruggere lentamente il cervello. In effetti potrebbero anche mettere su una traiettoria veloce verso l'Alzheimer.


Fortunatamente, ci sono due semplici cose che possiamo fare - a partire da oggi - per tenere al sicuro noi e la nostra famiglia.

 

I campi uccidono?

Lascia fare a queste aziende chimiche giganti per trasformare qualcosa come mangiare frutta e verdura in una questione di vita o di morte: ma secondo una ricerca pubblicata di recente, questo è esattamente quello che hanno fatto.


Gli scienziati del Centro di Neuroscienze della University of North Carolina hanno appena concluso uno studio su quasi 300 prodotti chimici agricoli. E ne hanno trovato due in particolare - l'Headline (prodotto dalla BASF) e il Compass (della Bayer) - che stanno causando gravi danni al cervello degli animali.


I ricercatori hanno trovato in questo studio di laboratorio un danno al tessuto cerebrale che è simile a quello che si vede nei casi di autismo, di età avanzata, e persino di Alzheimer. Hai mai sentito niente di così crudele nella tua vita? Proprio i cibi che mangiamo per farci restare sani potrebbero in realtà distruggere il nostro cervello.


Ora, Headline e Compass sono entrambi fungicidi e sono abbastanza nuovi nel mercato. Ma, sfortunatamente, hanno preso velocemente piede tra gli agricoltori e si possono trovare praticamente su tutta la frutta o la verdura che puoi immaginare. Ad esempio, l'USDA ha scoperto residui di Headline negli spinaci, nei cavoli, e nell'uva. E il Compass si è presentato in tutto, dai pomodori ai peperoni dolci.


In altre parole, questi prodotti chimici potrebbero essere nascosti un po' ovunque. Mark Zylka, che ha guidato l'ultima ricerca, ha detto che questo è solo un altro esempio di come vengono scatenati sul mercato (e sui nostri piatti) dei pericolosi prodotti agricoli, prima di capirne tutti i rischi.


Sì, beh, questo è vero, ma solo in parte. Vedete, qualche tempo fa, ricercatori tedeschi e svizzeri hanno esposto delle rane alla concentrazione raccomandata di Headline (quanto viene normalmente spruzzato in un campo) e hanno scoperto che le ha uccise tutte nel giro di un'ora.


Chiamatemi pazzo, ma quando questa roba ha iniziato ad uccidere animali a destra e a manca, penso che sapevamo esattamente quanto fosse pericolosa. Come ho già detto, stare lontano da Headline e Compass NON è un compito facile. Ma, per fortuna, ci sono un paio di cose che si possono fare:

  1. Primo, è sempre una buona idea acquistare frutta e verdura biologiche, in modo da limitare l'esposizione ai pesticidi, erbicidi, fungicidi per quanto possibile.
  2. Secondo, l'Environmental Working Group (EWG) ha rilasciato la lista 2016 della frutta e della verdura dove ci sono residui chimici. I dati arrivano dall'USDA e dalla FDA e, anche se non era specifica per Headline e Compass, può dare una buona idea di quali alimenti possono essere più rischiosi.

 

 

 


Fonte: Health Sciences Institute (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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