Le coppie in cui uno dei partner è affetto da demenza possono trarre benefici dal canto di gruppo. Questa è la conclusione di una ricerca presentata oggi, Venerdì 4 dicembre 2015, in occasione della conferenza annuale della Divisione di Psicologia Clinica della British Psychological Society di Londra.
Shreena Unadkat del Salomons Centre alla Canterbury Christ Church University, ha intervistato 17 coppie eterosessuali in cui uno dei partner aveva una demenza.
Le coppie hanno descritto i vari benefici che hanno ricevuto dalla partecipazione al coro: il piacere di cantare, l'amicizia e la vita sociale più ampia promossa dall'appartenenza ad un gruppo e dal prendere parte a delle attività insieme come uguali.
Alcune coppie hanno detto che l'esperienza aveva aumentato il loro senso di solidarietà e "portato ossigeno nel rapporto". È interessante notare che i benefici più forti sono stati segnalati quando le coppie hanno preso parte all'apprendimento o all'esecuzione di nuovi materiali, non solo al cantare canzoni del loro passato.
I partner con demenza hanno detto che partecipare al gruppo di canto ha aumentato la loro fiducia e ha dato loro una identità, al di là della diagnosi. I partner che erano caregiver hanno riferito un sollievo del carico, un senso di liberazione e divertimento.
Shreena Unadkat ha detto:
"I gruppi di canto possono dare alle coppie l'opportunità di prendere parte ad una attività su base paritaria; qualcosa che può essere difficile quando uno dei partner è il caregiver principale nella vita.
"Inoltre, le coppie che hanno imparato o eseguito nuovi materiali hanno riferito i maggiori benefici, il che è interessante se si considera che molte terapie per la demenza si basano sulla reminiscenza.
"Questa comprensione può avere implicazioni per il coinvolgimento dei terapeuti psicologici nella cura della demenza".
Fonte: British Psychological Society via AlphaGalileo (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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