Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Da un'idea di un film, i video per calmare i pazienti di demenza

Per la 94 enne Louise Irving, che soffre di demenza, svegliarsi ogni giorno con il video di un volto e una voce familiare sembra innescare un barlume di riconoscimento.


"Buon giorno, piacevole sole splendente, come mai ti sei svegliata così presto?" canta in un video la figlia di Louise, Tamara Rusoff-Hoen, che appare sullo schermo di un computer portatile messo a fianco del letto della casa di cura di sua madre.


Mentre il video di cinque minuti gira, con le storie di ricordi e incontri felici, la Irving brilla di un sorriso luminoso, prima di ripetere il saluto di commiato tradizionale della famiglia.


"Bacio, bacio ... Ti amo"
.


Questi messaggi pre-registrati da famigliari fanno parte di un programma pilota, apparentemente unico, della Hebrew Home di Riverdale, volti ad aiutare le vittime dell'Alzheimer e di altre forme di demenza ad attraversare la nebbia del mattino della dimenticanza, che spesso può causare loro agitazione e paura.


È un'idea presa in prestito da un posto improbabile: il film del 2004 di Adam Sandler "50 volte il primo bacio", in cui una donna cerebrolesa (interpretata da Drew Barrymore) perde la memoria ogni giorno e un corteggiatore (interpretato da Sandler) usa il video per ricordarle di lui.


"Era una cosa leggera, ma mi ha fatto pensare: «Come tradurre ciò per i nostri ospiti con perdita di memoria?»"
dice Charlotte Dell, direttrice dei servizi sociali della struttura. "Stiamo cercando di vedere se riusciamo ad iniziare la giornata con un tono positivo", senza l'uso di farmaci, dice. "Quale modo migliore per iniziare la giornata che vedere il volto e sentire la voce di qualcuno che ami mentre ti augura una splendida mattina?"


Come nel film, ogni giorno è un nuovo giorno, e il video diventa parte della routine della mattina. I parenti che partecipano sono invitati a dire buongiorno, usare aneddoti personali che innescano la memoria e ricordare agli ospiti che gli assistenti stanno per aiutarli a vestirsi e ad essere pronti per la giornata.


Il video mattutino personale sembra essere un nuovo espediente per prendersi cura della demenza. "Gli strumenti della memoria, come video e foto sono molto usati, ma non ho sentito niente di simile a passare un paio di minuti con una persona amata, come modo per iniziare la giornata", dice Ruth Drew, direttrice dei servizi informativi e per le famiglie dell'Alzheimer's Association.


Robert Abrams, psichiatra geriatrico del NewYork-Presbyterian Hospital, ha definito il programma "innovativo e profondo". "C'è un gruppo di persone affette da demenza, che in realtà non coglie la natura e lo scopo del loro ambiente o le circostanze che li costringono a restare lì", dice Abrams. "Di conseguenza, sono soli, in alto mare e si sentono spaventati e anche abbandonati dalla famiglia".


Gli esperti avvertono, però, che i malati di Alzheimer sono molto diversi, e le tecniche che possono funzionare bene per uno potrebbero non funzionare per un altro. Il programma della Hebrew Home è limitato agli ospiti negli stadi iniziali/moderati della demenza, che hanno probabilità di riconoscere le persone nel video e capire quello che dicono. "Sappiamo per certo che li conoscono, questa è mia figlia, questo è mio figlio? No", dice la Dell. "Ma loro li percepiscono come qualcuno che si preoccupa di loro e li ama".


Il programma sta iniziando con gli ospiti che sono noti al personale per essere difficili al mattino e che rifiutano assistenza, una descrizione che secondo la Rusoff-Hoen corrisponde a sua madre. "Parte della sua agitazione viene da «Chi diavolo sono queste persone? Perché sono qui?»", dice. Sebbene la Rusoff-Hoen, che vive a un paio di ore di distanza da Ghent, visiti la madre tre volte alla settimana, lei ha detto che il programma video la aiuta a colmare le lacune. "Sono lì con la mamma, la amo e le auguro una splendida giornata e la aiuto a stare meglio perché non c'è molto altro che posso fare per lei", ha detto la Rosoff-Hoen.


La Hebrew Home prevede di valutare il programma dopo questo mese e potrebbe estenderlo ad altri tra le diverse centinaia di ospiti dei suoi «quartieri» di assistenza alla memoria. La Dell dice che le evidenze aneddotiche del personale sono "molto positive".


Anche il figliastro della Irving, Mihai Radulescu, ha fatto un video per lei. In esso la prende in giro dicendo che lei è "una delinquente", perché ha lavorato un tempo per un contrabbandiere. Nella registrazione egli ricorda ripetutamente alla Irving "So dove sei ... saprò sempre scovarti", perché lei ha espresso una profonda paura di perdersi.


Altri video comprendono una donna che ricorda alla madre, in spagnolo, di mangiare e prendere le medicine, poi chiude dicendo: "Ti voglio bene, mamma". In un altro video, un uomo incoraggia sua madre, dicendo: "Avevi l'abitudine di dirmi che l'atteggiamento è tutto. ... Dicevi che la cosa migliore è partire dal lato soleggiato della strada".

 

 

 

 

 


Fonte: Jim Fitzgerald/AP in SantaFè NewMexican (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.