Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Anche surgelati i mirtilli sono pieni di antiossidanti

I mirtilli contengono un grande quantità di un potente antiossidante, sia consumati freschi che dal freezer, secondo una ricerca eseguita alla South Dakota State University.


Le antocianine, un gruppo di composti antiossidanti, sono responsabili del colore nei mirtilli, spiega l'autrice neolaureata Marin Plumb. Poiché la maggior parte del colore è nella buccia, congelare i mirtilli migliora realmente la disponibilità degli antiossidanti.


La specializzata in scienza dell'alimentazione di Rapid City, che ha ricevuto la laurea lo scorso dicembre, ha fatto la  ricerca nell'ambito di un progetto di studio indipendente per il corso di laurea più impegantivo del solito.


"Mirtilli fanno testa a testa con le fragole e i melograni nella capacità antiossidante", ha detto il professor Basil Dalaly, consigliere della ricerca della Plumb. Inoltre, i mirtilli sono secondi solo alle fragole nelle preferenze della frutta degli americani.


I mirtilli danno benefici al sistema nervoso, al cervello, al sistema cardiovascolare, agli occhi e al tratto urinario, spiega Dalaly. "Alcuni sostengono che sia il cibo più salutare del mondo". Gli Stati Uniti producono circa l'84 per cento dei mirtilli coltivati ​in tutto il mondo, una quantità stimata di 256.000 tonnellate nel 2012, secondo il Agricultural Marketing Resource Center.


Dal momento che i mirtilli sono congelati subito dopo essere stati raccolti, "sono uguali alla qualità di quelli freschi", ha spiegato la Plumb. Essa ha analizzato il contenuto di antociani dei mirtilli congelati per 1, 3 e 5 mesi e non ha trovato alcuna diminuzione di antiossidanti rispetto ai frutti di bosco freschi. La lisciviazione che avviene nel congelamento in realtà aumenta la concentrazione di antociani, ha notato la Plumb. "I cristalli di ghiaccio che si formano durante il congelamento disgregano la struttura del tessuto vegetale, rendendo più disponibili le antocianine".


Gli antiossidanti, come gli antociani, eliminano i radicali liberi, che sono prodotti da reazioni biologiche comuni all'interno del corpo e da fattori esterni come il sole, i pesticidi e le altre sostanze inquinanti, spiega Dalaly. Se lasciati vagare liberi, questi radicali liberi possono attaccare il DNA, le proteine ​​e i lipidi con conseguente modifiche cellulari che portano allo sviluppo di malattie come il cancro. "Hanno un effetto domino", ha detto Dalaly. "Ecco perché abbiamo bisogno di consumare almeno sette/nove porzioni di frutta e verdura al giorno".


Egli tiene un corso di fitochimici, composti chimici presenti naturalmente nella frutta e nella verdura, molti dei quali hanno il potenziale di stimolare il sistema immunitario e impattare le malattie, come il cancro e le malattie cardiache. Il suo consiglio è semplice: "più è verde o rossa, meglio è".


La Plumb ha definito il suo progetto di ricerca triennale "una buona esperienza", poichè ha imparato sia a fare che a rispondere a domande come "Perché succede in questo modo?". Una delle sorprese della ricerca è che ha dovuto usare mirtilli provenienti da Canada e Argentina perché erano di stagione quando ha fatto il suo lavoro sperimentale.


La Plumb ha concluso che "I mirtilli sono un ottimo cibo, fa molto bene".

 

 

 

 

 


FonteSouth Dakota State University  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)