Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Cattive condizioni cardiovascolari correlate a deficit di memoria e di apprendimento

Il rischio di sviluppare decadimento cognitivo, in particolare problemi di apprendimento e memoria, è significativamente maggiore per le persone con salute cardiovascolare scadente, rispetto alle persone con salute cardiovascolare intermedia o ideale, secondo uno studio apparso nel Journal of American Heart Association.


La salute cardiovascolare ha un ruolo cruciale per la salute del cervello, e diversi fattori di rischio cardiovascolari hanno anche un ruolo nell'aumentare i rischi di declino cognitivo.


Dei ricercatori hanno scoperto che le persone con i punteggi più bassi di salute cardiovascolare hanno più probabilità di avere un deterioramento nei test di apprendimento, memoria e fluidità verbali, rispetto ai loro omologhi con profili di rischio intermedi o migliori.


Lo studio ha coinvolto 17.761 persone dai 45 anni in sù all'inizio, che avevano una funzione cognitiva normale e nessuna storia di ictus. La funzione mentale è stata ri-valutata quattro anni più tardi. I ricercatori hanno usato i dati dello studio «Reasons for Geographic and Racial Differences in Stroke» (REGARDS) per determinare lo stato di salute cardiovascolare in base ai punteggi «Life's Simple 7™» dell'American Heart Association. La popolazione dello studio REGARDS è composta da donne per il 55%, neri per il 42%, bianchi per il 58% e il 56% risiede negli stati della «cintura ictus»: Alabama, Arkansas, Georgia, Louisiana, Mississippi, North Carolina, South Carolina e Tennessee.


L'iniziativa «Life's Simple 7™» è un nuovo sistema per misurare i benefici dei comportamenti sanitari modificabili e dei fattori di rischio (come fumo, dieta, attività fisica, indice di massa corporea, pressione arteriosa, colesterolo totale e glicemia a digiuno) sulla salute cardiovascolare. Essa classifica ciascuno dei sette fattori della salute del cuore come scadente, intermedio o ideale.


Dopo aver considerato le differenze di età, sesso, razza e istruzione, i ricercatori hanno identificato i deficit cognitivi nel:

  • 4,6 per cento delle persone con i peggiori punteggi di salute cardiovascolare;
  • 2,7 per cento di quelli con profili sanitari intermedi;
  • 2,6 per cento di quelli nella categoria di migliore salute cardiovascolare.


"Anche quando non viene raggiunta una salute cardiovascolare ideale, sono preferibili livelli intermedi di salute cardiovascolare rispetto ai bassi livelli, per una migliore funzionalità cognitiva", ha detto il ricercatore Evan L. Thacker, Ph.D., professore assistente ed epidemiologo di malattie croniche al Dipartimento di Scienze della Salute della Brigham Young University di Provo nello Utah. "Questo è un messaggio incoraggiante perché la salute cardiovascolare intermedia è un obiettivo più realistico per molte persone che non la salute cardiovascolare ideale".


Le differenze sono state osservate indipendentemente da razza, sesso, condizioni cardiovascolari pre-esistenti, o regione geografica, anche se i punteggi di salute cardiovascolare più alti sono più comuni negli uomini, nelle persone con istruzione superiore, quelle con reddito più alto, e tra le persone senza malattia cardiovascolare.


La valutazione delle funzioni cognitive richiede dei test per misurare apprendimento, memoria e fluidità verbali. L'apprendimento verbale è stato determinato in un test a tre fasi con lista di dieci parole, mentre la memoria verbale è stata valutata dal richiamo libero della lista di dieci parole, dopo un breve ritardo riempito da domande non-cognitive. La fluidità verbale è stata determinata chiedendo a ciascun partecipante di nominare il maggior numero di animali possibile in 60 secondi.


Sebbene i meccanismi che potrebbero spiegare i risultati rimangono poco chiari, Thacker ha detto che non si possono escludere gli ictus subclinici rilevati.

 

***********
Co-autori sono Sarah R. Gillett, Ph.D.; Virginia G. Wadley, Ph.D.; Frederick W. Unverzagt, Ph.D.; Suzanne E. Judd, Ph.D.; Leslie A. McClure, Ph.D.; Virginia J. Howard, Ph.D.; e Mary Cushman, MD, MSc. Le informazioni sui conflitti degli autori sono sul manoscritto. Lo studio è stato finanziato anche dal National Institute of Neurological Disorders and Stroke.

 

 

 

 

 


FonteAmerican Heart Association   (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  Evan L. Thacker et al. The American Heart Association Life's Simple 7 and Incident Cognitive Impairment: The REasons for Geographic And Racial Differences in Stroke (REGARDS) Study. Journal of the American Heart Association, June 2014 DOI: 10.1161/%u200BJAHA.113.000635

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)