L'apprendimento e la memoria sono regolati da una regione del cervello nota come ippocampo.
Una nuova ricerca della City of Hope ha scoperto che, stimolando un gene specifico, si potrebbe indurre la crescita di nuovi neuroni - negli individui adulti - in questa regione critica, portando a un apprendimento più veloce e a ricordi migliori.
Capire il legame tra questo gene e la crescita di nuovi neuroni (la neurogenesi) è un passo importante nello sviluppo di terapie per affrontare le difficoltà dell'apprendimento e della memoria associate alle malattie neurodegenerative e all'invecchiamento.
La nuova ricerca, pubblicata il 9 giugno in Proceedings of the National Academy of Sciences, ha rilevato su un modello animale che la sovra-espressione del gene - un recettore nucleare chiamato TLX - ottiene degli animali più intelligenti che apprendono prima, e che conservano le informazioni meglio e più a lungo.
"La perdita di memoria è un grave problema di salute, sia in malattie come l'Alzheimer che nel semplice invecchiamento", ha detto Yanhong Shi, Ph.D., autore principale dello studio e professore di neuroscienze al City of Hope. "Nel nostro studio, abbiamo manipolato l'espressione di questo recettore, introducendo una copia aggiuntiva del gene, in un modo che ovviamente non possiamo fare al di fuori del laboratorio. Il passo successivo consiste nel trovare il farmaco che può puntare questo stesso gene". La scoperta crea una nuova strategia potenziale per migliorare la prestazione cognitiva dei pazienti anziani e di coloro che hanno una malattia neurologica o delle lesioni cerebrali.
La maggior parte dello sviluppo del cervello avviene prima della nascita, e ci sono periodi (in gran parte dell'infanzia e della giovinezza) che il cervello sperimenta momenti intensi di nuova crescita. Negli ultimi decenni, tuttavia, gli scienziati hanno trovato prove della neurogenesi nella tarda età adulta, che si verificano soprattutto nell'ippocampo, la regione del cervello associata con l'apprendimento e la memoria.
Il nuovo studio è il primo a collegare saldamente il gene TLX ad un potenziale miglioramento dell'apprendimento e della memoria. I ricercatori hanno scoperto che la sovra-espressione del gene è effettivamente associato ad un cervello fisicamente più grande, così come ad una capacità di apprendere un compito più in fretta. Inoltre, la sovra-espressione del gene è collegata alla capacità di ricordare quanto appreso per un periodo di tempo più lungo.
Fonte: City of Hope (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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