Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Esci nel verde per non sentirti giù

Se inizi a sentirti meglio con l'inizio della primavera che spinge fuori i suoi teneri germogli, potresti essere la prova vivente della tendenza scoperta dai dati dell'Indagine della Sanità del Wisconsin: più è lo spazio verde nei paraggi, più le persone segnalano di sentirsi felici.


"In tutte le zone del Wisconsin, dai boschi del nord alle città, i risultati sono sorprendenti", dice il Dott. Kristen Malecki, assistente professore di scienze della salute della popolazione alla Scuola di Medicina e Sanità Pubblica della UW. "Livelli più elevati di spazio verde sono associati a sintomi più bassi di ansia, depressione e stress".


Lo studio, pubblicato recentemente nell'International Journal of Environmental Research and Public Health, combina i dati di salute mentale dal Survey of Health del Wisconsin (SHOW) e i dati satellitari del Landsat 5 a partire dal luglio 2009, che danno la quantità di vegetazione presente in ciascuna delle zone del censimento SHOW.


Circa 2.500 residenti in 229 aree del Wisconsin hanno risposto con una stima dei loro sintomi di depressione, ansia e stress. Il team di ricerca, guidato anche dal Dr. Kirsten Beyer del Medical College di Milwaukee, ha adattato i risultati per assicurarsi che non fossero confusi da razza, età, livello di reddito, istruzione, stato civile, l'occupazione e altri fattori.


Essi hanno scoperto che in tutti gli strati della società, le persone che vivevano in una zona con meno del 10 per cento di alberi erano molto più propense a riferire sintomi di depressione, stress e ansia. Così, per esempio, una persona povera che vive su una strada forestale nella Foresta Nazionale di Chequamegon-Nicolet ha più probabilità di essere felice di una persona ricca che vive in un quartiere senza alberi a Milwaukee.

Può essere rilevante perché:

Depressione, ansia e stress sono importanti fattori di rischio dell'Alzheimer.


Malecki osserva che lo studio dà credito alla «teoria di ripristino dell'attenzione», che postula che più tempo trascorso nella natura ripristina la capacità di concentrazione e riduce l'affaticamento mentale. Questa idea è anche il tema del libro «Last Kid in the Woods» [L'ultimo bambino nei boschi], che suggeriva che lo stile di vita al coperto, con più tempo passato davanti allo schermo, ferisce l'apertura dei bambini.


Esso suggerisce anche una soluzione relativamente semplice per migliorare la salute mentale dei quartieri urbani poveri: piantare alberi ed erba. "Rendere più ecologici i quartieri potrebbe essere una soluzione semplice per ridurre lo stress", dice la Malecki. "Se vuoi sentirti meglio, esci all'aperto".


Il progetto SHOW è finanziato del Wisconsin Partnership Program, dai National Institutes of Health e dall'Institute for Clinical and Translational Research della UW. Questa ricerca è stata sostenuta anche dal Clinical and Translational Research Institute of Southeast Wisconsin.

 

 

 

 

 


FonteUniversity of Wisconsin-Madison(> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  Kirsten Beyer, Andrea Kaltenbach, Aniko Szabo, Sandra Bogar, F. Nieto, Kristen Malecki. Exposure to Neighborhood Green Space and Mental Health: Evidence from the Survey of the Health of Wisconsin. International Journal of Environmental Research and Public Health, 2014; 11 (3): 3453 DOI: 10.3390/ijerph110303453

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.