Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Antinfiammatorio comune rallenta progressione di malattie neurodegenerative

L'uso per 2 anni dell'agente anti-infiammatorio non steroideo diflunisal ha ridotto il tasso di progressione del danno neurologico e ha conservato la qualità  della vita di pazienti con polineuropatia amiloide familiare, una malattia neurodegenerativa genetica letale, secondo uno studio comparso il 25 dicembre in JAMA.


La polineuropatia amiloide familiare è caratterizzato da deficit e disabilità neurologica progressiva che si rivela fatale se non trattata. Si stima che meno di 10.000 persone siano clicamente colpite in tutto il mondo, secondo informazioni di base nell'articolo. Il diflunisal ha mostrato dei potenziali benefici in uno studio di fase 1.


John L. Berk, MD, della School of Medicine alla Boston University e colleghi, perseguendo la missione del NIH di riutilizzare vecchi farmaci, hanno randomizzato 130 pazienti provenienti da Svezia, Italia, Giappone, Inghilterra e Stati Uniti a ricevere il diflunisal (n=64), o un placebo (n=66), due volte al giorno per 2 anni per determinare l'effetto del diflunisal sulla progressione della polineuropatia in pazienti con polineuropatia amiloide familiare.


I pazienti randomizzati sul diflunisal hanno esibito una progressione inferiore della polineuropatia rispetto a quelli assegnati al placebo. L'effetto inibitorio del diflunisal sulla progressione della neuropatia è rilevabile a 1 e 2 anni, e in due anni il 29,7 per cento del gruppo del diflunisal ha mostrato una stabilità neurologica, rispetto al 9,4 per cento del gruppo placebo. La qualità fisica della vita si è stabilizzata dall'inizio dello studio a 2 anni in quelli assegnati al trattamento con diflunisal, mentre si è ridottanel gruppo placebo.


Gli autori scrivono che il loro studio è fondamentale per diversi motivi: è il primo studio randomizzato che coinvolge un ampio spaccato dello spettro della malattia, ma fornisce dati storici naturali di inestimabile valore sul tasso di progressione della malattia neurologica, e stabilisce che il diflunisal, un trattamento a basso costo, è ben tollerato dai pazienti di polineuropatia amiloide familiare con uno spettro di neuropatia.


"Anche se sono necessari ulteriori studi a lungo termine, questi risultati suggeriscono dei benefici di questo trattamento per la polineuropatia amiloide familiare".

 

 

 

 

 


FonteThe JAMA Network Journals.

Riferimenti: John L. Berk, MD; Ole B. Suhr, MD, PhD; Laura Obici, MD; Yoshiki Sekijima, MD, PhD; Steven R. Zeldenrust, MD, PhD; Taro Yamashita, MD, PhD; Michael A. Heneghan, MD; Peter D. Gorevic, MD; William J. Litchy, MD; Janice F. Wiesman, MD; Erik Nordh, MD, PhD; Manuel Corato, MD, PhD; Alessandro Lozza, MD; Andrea Cortese, MD; Jessica Robinson-Papp, MD; Theodore Colton, ScD; Denis V. Rybin, MS; Alice B. Bisbee, MPH; Yukio Ando, MD, PhD; Shu-ichi Ikeda, MD, PhD; David C. Seldin, MD, PhD; Giampaolo Merlini, MD; Martha Skinner, MD; Jeffery W. Kelly, PhD; Peter J. Dyck, MD. Repurposing Diflunisal for Familial Amyloid Polyneuropathy: A Randomized Clinical Trial PDF. JAMA. 2013;310(24):2658-2667. doi:10.1001/jama.2013.283815

Pubblicato in media.jamanetwork.com (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)