Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Passo importante verso un vaccino contro l'Alzheimer

GlaxoSmithKline logoUniversité Laval logoUn team di ricercatori della Université Laval, CHU de Québec, e della casa farmaceutica GlaxoSmithKline (GSK), ha scoperto un modo per stimolare i meccanismi di difesa naturali del cervello delle persone con Alzheimer.

Questo importante passo avanti, i cui dettagli sono presentati in una edizione anticipata online il 15 gennaio di Proceedings of National Academy of Sciences (PNAS), apre la porta allo sviluppo di un trattamento per l'Alzheimer e di un vaccino per prevenire la malattia.


Una delle caratteristiche principali dell'Alzheimer è la produzione nel cervello di una molecola tossica chiamata amiloide-beta. Le cellule microgliali, difensori del sistema nervoso, non sono in grado di eliminare questa sostanza, che forma depositi chiamati placche senili. Il team guidato dal Dr. Serge Rivest, professore della Facoltà di Medicina alla Université Laval e ricercatore al centro di ricerca CHU de Québec, ha identificato una molecola che stimola l'attività delle cellule immunitarie del cervello. La molecola, nota come MPL (lipide A monofosforile), è largamente usata come vaccino adiuvante dalla GSK da molti anni, e la sua sicurezza è ben consolidata.


Iniezioni settimanali di MPL nell'arco di dodici settimane hanno eliminato fino all'80% delle placche senili dei topi con sintomi di Alzheimer. Inoltre, i test che misurano la capacità dei topi di apprendere nuovi compiti mostrano un miglioramento significativo della funzione cognitiva nello stesso periodo.


I ricercatori vedono due possibili utilizzi della MPL: (1) potrebbe essere somministrata mediante iniezione intramuscolare alle persone con Alzheimer per rallentare la progressione della malattia e (2) potrebbe anche essere incorporata in un vaccino progettato per stimolare la produzione di anticorpi contro l'amiloide-beta. "Il vaccino può essere somministrato a persone che hanno già la malattia per stimolare la loro immunità naturale", ha dichiarato Serge Rivest. "Potrebbe anche essere somministrato come misura preventiva alle persone con fattori di rischio per l'Alzheimer".


"Quando il nostro gruppo ha iniziato a lavorare sull'Alzheimer dieci anni fa, il nostro obiettivo era di sviluppare un trattamento migliore per i pazienti di Alzheimer", spiega il professor Rivest. "Con la scoperta annunciata oggi, penso che siamo vicini al nostro obiettivo".

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Fonte: Materiale della Université Laval, via EurekAlert!, a service of AAAS.

Riferimento:
Jean-Philippe Michaud, Maxime Hallé, Antoine Lampron, Peter Thériault, Paul Préfontaine, Mohammed Filali, Pascale Tribout-Jover, Anne-Marie Lanteigne, Rachel Jodoin, Christopher Cluff, Vincent Brichard, Rémi Palmantier, Anthony Pilorget, Daniel Larocque, and Serge Rivest. Toll-like receptor 4 stimulation with the detoxified ligand monophosphoryl lipid A improves Alzheimer's disease-related pathology. PNAS, January 15, 2013 DOI: 10.1073/pnas.1215165110.

Pubblicato in ScienceDaily il 15 Gennaio 2013 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:




Notizie da non perdere

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)