Sempre più prove suggeriscono che una durata del sonno più breve o più lunga delle sette ore al giorno raccomandate, può aumentare il rischio di malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2.
Tuttavia, poca ricerca è stata condotta per esaminare se la durata del sonno influisce sulla cognizione degli anziani.
Elizabeth Devore, ScD, del Brigham and Women Hospital di Boston e colleghi, hanno esaminato i dati di più di 15.000 partecipanti al Nurses' Health Study. Tutti avevano più di 70 anni al primo esame cognitivo tra il 1995 e il 2000. Sono state eseguite valutazioni cognitive di follow-up ogni due anni per sei anni. La durata del sonno giornaliera dei partecipanti è stata classificata come ≤5, 6, 7, 8 o ≥9 ore (7 ore al giorno era considerato normale). La durata media del sonno è stata auto-riferita per il 1986 (quando le donne avevano da 40 a 65 anni) e per il 2000 (quando le donne avevano da 54 a 79 anni).
Gli scienziati hanno scoperto che:
- I partecipanti che hanno dormito 5 ore al giorno o meno, avevano una cognizione media inferiore rispetto a quelli che dormivano 7 ore al giorno.
- Anche quelli che dormivano 9 ore al giorno o più avevano una cognizione media inferiore di quelli che dormivano 7 ore al giorno.
- Dormire troppo o troppo poco era cognitivamente equivalente ad un invecchiamento di 2 anni.
Quando i ricercatori hanno valutato gli effetti del cambiamento della durata del sonno da metà vita in avanti, hanno osservato che le donne il cui sonno cambiava di 2 ore al giorno o più avevano funzioni cognitive peggiori rispetto a quelle senza cambiamento della durata del sonno, indipendentemente dalla durata iniziale di sonno.
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Per esplorare la durata del sonno in relazione ad un marcatore precoce di Alzheimer, gli scienziati hanno esaminato l'associazione con i livelli plasmatici del rapporto di proteine indicative delle variazioni cerebrali dell'Alzheimer (beta amiloide, rapporto 42/40), misurati in un piccolo sottoinsieme di donne che hanno fornito campioni di sangue nel periodo 1999-2000. Hanno scoperto che durate di sonno di più di 7 o meno di 7 ore al giorno sono associate a riduzione del rapporto Aβ 42/40 rispetto alle 7 ore al giorno canoniche.
"I nostri risultati sustengono l'idea che durate estreme di sonno e cambiamenti nella durata del sonno nel corso del tempo possono contribuire al declino cognitivo e ai primi cambiamenti di Alzheimer negli anziani", ha detto la Devore. "Le implicazioni di salute pubblica di questi risultati potrebbero essere sostanziale, in quanto potrebbero portare all'identificazione eventuale di strategie sonno/cicli circadiani per ridurre il rischio di decadimento cognitivo e Alzheimer".
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Riferimento: Elizabeth Devore, et al. Sleep Duration and Cognitive Function: The Nurses' Health Study
Pubblicato da Bob DeMarco in Alzheimer's Reading Room il 16 Luglio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.
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