Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Cerotto wireless per rilasciare farmaci è promettente per trattare malattie croniche

Una ricerca suggerisce che un cerotto con microaghi innescati elettricamente per somministrare farmaci su richiesta potrebbe essere la prossima frontiera nel trattamento dei disturbi neurodegenerativi e delle lesioni neurologiche.

Bai PatchIl circuito «Spatiotemporal On-Demand Patch» visibile sarà coperto da materiale che ricorda un cerotto. Può ricevere comandi in modalità wireless da smartphone o computer per programmare e attivare il rilascio di farmaci da singoli microaghi.

Scienziati dell'Università della Carolina del Nord di Chapel Hill hanno creato un nuovo sistema di rilascio di farmaci, chiamato Spatiotemporal On-Demand Patch (SOP), che può ricevere comandi in modalità wireless da smartphone o computer per programmare e innescare il rilascio di farmaci dai singoli microaghi.

La piattaforma sottile e morbida del prodotto, che assomiglia a un cerotto, è stata progettata per migliorare il comfort e la convenienza degli utenti, poiché l'usurabilità è un fattore cruciale per i pazienti con malattie croniche.

Il team di ricerca, guidato dal professore di farmacologia Juan Song PhD, e dall'assistente professore di scienze fisiche applicate Wubin Bai PhD, entrambi dell'UNC, ha testato il SOP in un topo modello, usando la melatonina nei microaghi per migliorare il sonno.

Questa ricerca, pubblicata su Nature Communications, apre le porte alla messa a punto di questo cerotto controllato in modalità wireless per fornire trattamenti su richiesta per i disturbi neurodegenerativi, come il morbo di Alzheimer (MA). A tal fine, l'UNC ha finanziato un progetto pilota da $ 25.000 per testare il SOP in topi modello di MA.

"La capacità del SOP di immettere più farmaci allo stesso tempo potrebbe affrontare vari aspetti del MA, come ridurre le placche di amiloide-beta, mitigare la neuroinfiammazione e migliorare la funzione cognitiva", ha affermato Bai, coautore senior della ricerca.

Il cerotto, che ha ricevuto un brevetto provvisorio, consente un trattamento altamente localizzato - meno di 1 mm2 - di tessuti, organi o regioni specifici all'interno del corpo e il rilascio di farmaci può essere attivato entro 30 secondi in risposta a un segnale elettrico. I pazienti potrebbero avere più di un cerotto alla volta, riducendo la necessità di visite mediche, o persino di viaggi in ospedale, per cure mediche.

"La bellezza di questo dispositivo è che può ospitare dozzine, se non centinaia, di farmaci concentrati e può programmare automaticamente il loro rilascio sequenziale", ha detto Song. "Il rilascio rapido del farmaco può essere cruciale in situazioni di emergenza o quando è richiesta un'azione terapeutica immediata".

I microaghi sono ricoperti di oro, che protegge i farmaci e i tessuti circostanti. Quando viene applicato uno stimolo elettrico a bassa tensione attraverso il cerotto, il rivestimento in oro si disintegra, esponendo sulla pelle i microaghi carichi di farmaci e iniziando il rilascio controllato dei farmaci.

"Questo livello di specificità garantisce la consegna precisa e personalizzata dei farmaci, soddisfacendo le esigenze di diverse condizioni o regioni specifiche del corpo", ha affermato Wang. "Questo offre un nuovo approccio al rilascio controllato di farmaci attraverso la combinazione tra scienza dei materiali e ingegneria elettrica".

 

 

 


Fonte: University of North Carolina (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Y Wang, [+11], Wubin Bai. Digital automation of transdermal drug delivery with high spatiotemporal resolution. Nat Commun., 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)