Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Scambio intero di sangue potrebbe modificare il decorso dell'Alzheimer

Blood infusions for Alzheimer 468x484

Una nuova terapia che modifica il decorso del morbo di Alzheimer (MA) può comportare lo scambio intero del sangue, che ha effettivamente ridotto la formazione di placca amiloide nel cervello di topi, secondo un nuovo studio della University of Texas di Houston, pubblicato su Molecular Psychiatry.


Un team di ricerca guidato dall'autore senior Claudio Soto PhD, professore del Dipartimento di Neurologia della UT, in collaborazione con il primo autore Akihiko Urayama PhD, professore associato nel dipartimento, ha eseguito una serie di trattamenti di scambio intero di sangue per sostituire parzialmente il sangue nei topi che presentavano proteine ​​precursori dell'amiloide (causa del MA), con sangue completo di topi sani dello stesso contesto genetico.


"Questo studio fornisce una prova di concetto per l'uso di tecnologie comunemente usate nella pratica medica, come la plasmaferesi o la dialisi nel sangue, per 'pulire' il sangue dei pazienti di MA, riducendo l'accumulo di sostanze tossiche nel cervello", ha detto Soto, direttore del Centro Alzheimer e Disturbi Cerebrali Relativi e docente di neurologia alla facoltà di medicina. "Questo approccio ha il vantaggio che la malattia può essere trattata nella circolazione anziché nel cervello".


Studi precedenti di Soto e di altri ricercatori della UT avevano dimostrato che la piegatura errata, l'aggregazione e l'accumulo di proteine ​​amiloide-beta (Aβ) nel cervello hanno un ruolo centrale nel MA. Pertanto, la prevenzione e la rimozione degli aggregati proteici mal ripiegati è considerato un trattamento promettente per la malattia.


Tuttavia, il trattamento del MA è da sempre complicato, a causa della difficoltà a portare agenti terapeutici attraverso la barriera emato-encefalica. Con la loro ultima ricerca, Urayama, Soto e altri hanno scoperto che manipolare i componenti circolanti nel MA potrebbe essere la chiave per risolvere questo problema.


"I vasi sanguigni nel cervello sono classicamente considerati la barriera più impermeabile nel corpo", ha detto Urayama. "Eravamo consapevoli che la barriera è allo stesso tempo un'interfaccia molto specializzata tra il cervello e la circolazione sistemica".


Dopo più trasfusioni di sangue, i ricercatori hanno scoperto che lo sviluppo di placche Aβ cerebrali nei topi transgenici modello di MA si è ridotto dal 40% all'80%. Questa riduzione ha anche comportato un miglioramento delle prestazioni della memoria spaziale nei topi anziani con la patologia amiloide e ha abbassato i tassi di crescita della placca nel tempo.


Anche se è attualmente sconosciuto il meccanismo esatto con cui questo scambio di sangue riduce la patologia amiloide e migliora la memoria, ci sono molteplici possibilità. Una possibile spiegazione è che abbassare le proteine ​​Aβ nel flusso sanguigno può facilitare la ridistribuzione del peptide dal cervello alla periferia. Un'altra teoria è che lo scambio di sangue in qualche modo impedisca l'afflusso di Aβ o inibisca il riassorbimento di Aβ già eliminata, tra le altre potenziali spiegazioni.


Tuttavia, indipendentemente dai meccanismi di azione associati al trattamento dello scambio di sangue, lo studio mostra che un bersaglio per una terapia del MA può trovarsi nella periferia.

 

 

 


Fonte: Caitie Barkley in University of Texas (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Akihiko Urayama, ...[+4], Claudio Soto. Preventive and therapeutic reduction of amyloid deposition and behavioral impairments in a model of Alzheimer’s disease by whole blood exchange. Molecular Psychiatry, 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)