Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Anche con prevalenza in calo, le persone con demenza saranno il doppio nel 2050 in Europa

people with dementia in europe 2018 2050

Martedì 18 febbraio, ad un dibattito del Parlamento Europeo organizzato da Christophe Hansen MEP (Lussemburgo), Alzheimer Europe ha presentato un nuovo rapporto che presenta i risultati della sua analisi collaborativa degli studi recenti di prevalenza e stabilisce i tassi aggiornati di prevalenza della demenza in Europa.


Le principali conclusioni della relazione sono:

  • Tra tutti gli uomini e le donne, e nella maggior parte dei gruppi di età, c'è stata una riduzione della prevalenza della demenza nel corso degli ultimi 10 anni, in riferimento alle stime del 2008.
  • Il numero di persone con demenza nell'Unione Europea (UE-27) è stimato in 7.853.705 e nei paesi europei rappresentati dai membri di Alzheimer Europe sono 9.780.678. Rispetto alle precedenti stime, ciò costituisce una significativa riduzione da 8.785.645 per l'UE-27 e 10.935.444 per la regione europea più ampia.
  • Le donne continuano ad essere colpite sproporzionatamente dalla demenza, essendoci 6.650.228 donne e 3.130.449 uomini con demenza in Europa.
  • Il numero di persone con demenza in Europa quasi raddoppierà per il 2050, aumentando a 14.298.671 nell'Unione europea e a 18.846.286 nella regione europea più ampia.


Commentando i risultati, Jean Georges, direttore esecutivo di Alzheimer Europe, ha dichiarato:

“È promettente vedere che uno stile di vita più sano, una migliore istruzione e un miglior controllo dei fattori di rischio cardiovascolare sembrano aver contribuito a una riduzione della prevalenza della demenza.

"Tuttavia, il nostro rapporto dimostra anche che il numero di persone con la condizione è destinato ad aumentare notevolmente nei prossimi anni, mettendo maggiore pressione sui servizi di assistenza e di supporto, a meno che non si identifichino modi migliori per trattare e prevenire la demenza.

"Se le persone con demenza, le loro famiglie e i caregiver devono ricevere l'assistenza di alta qualità e centrata sulla persona di cui hanno bisogno, i governi devono assicurare che i loro sistemi sanitari e di assistenza siano pronti a soddisfare questa domanda e sono necessari maggiori investimenti nella ricerca sulla cura e sulla prevenzione della demenza".

 

 

 


Fonte: Alzheimer Europe (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Clicca qui per scaricare il rapporto

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)