Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Lieve carenza di vitamina B12 associata a declino cognitivo accelerato

Vitamin B12, or Cobalamin, is in fish, meat, poultry, eggs and milk products. Generally speaking, you won't find Vitamin B12 in plant foods. Some nutritional yeast products contain vitamin B12.Vitamin B12, or Cobalamin, is in fish, meat, poultry, eggs and milk products. Generally speaking, you won't find Vitamin B12 in plant foods. Some nutritional yeast products contain vitamin B12. Follow this link, http://www.healthaliciousness.com/articles/foods-high-in-vitamin-B12.php for more specific info.Uno studio osservazionale di ricercatori del Centro Ricerche sulla Nutrizione Umana nell'Invecchiamento Jean Mayer della USDA (USDA HNRCA) della Tufts University suggerisce che una leggera carenza di vitamina B-12 potrebbe indicare nell'anziano un rischio più alto di accelerazione del declino cognitivo.

Martha Savaria Morris, Ph.D., epidemiologa nel Nutrition Epidemiology Program del HNRCA alla Tufts University, e colleghi, hanno esaminato i dati di 549 uomini e donne iscritti in una coorte del Framingham Heart Study, concentrandosi sui punteggi del Mini-Mental State Examination (MMSE), un breve elenco di domande e compiti comunemente usati per individuare la demenza.


I soggetti, con età media al basale di 75 anni, sono stati divisi in cinque gruppi, in base a livelli ematici di vitamina B-12. Essere nei due gruppi più bassi è stato associato ad una forte accelerazione del declino cognitivo, sulla base di un'analisi dei punteggi di 5 test MMSE somministrati per un periodo di otto anni.


"Uomini e donne nel penultimo gruppo non hanno avuto risultati migliori, in termini di declino cognitivo, rispetto a quelli con i peggiori livelli di vitamina B-12 nel sangue. Nel corso del tempo, i loro punteggi MMSE sono diminuiti altrettanto rapidamente", ha detto la Morris. "Il declino neuropsichiatrico rapido è la conseguenza conosciuta di una grave carenza di vitamina B-12, ma i nostri risultati suggeriscono che gli effetti cognitivi avversi dello stato di basso livello di vitamina B-12 possono influenzare una percentuale molto maggiore di anziani di quanto si pensasse".


Nel numero di Agosto 2012 del Journal of Geriatrics Society, Morris e colleghi scrivono che i punteggi MMSE sono scesi, in media, di 0,24 punti all'anno contro un calo medio di 0,35 punti ogni anno nei due gruppi con il livello più basso di vitamina B-12 del sangue. Gli autori avevano osservato un declino ancora più ripido, circa 1 punto per ogni anno, in alcune persone dei due ultimi gruppi, che avevano esibito anche maggiori livelli ematici di acido folico o avevano preso integratori contenenti la sua forma sintetica, l'acido folico, anche se i loro modelli indicavano che il declino cognitivo era potenzialmente collegato ad altri problemi di salute in questa popolazione particolare dello studio.


I soggetti in questo studio erano per lo più donne di ceppo caucasico che avevano conseguito almeno un diploma di scuola superiore. Gli autori hanno detto che future ricerche potrebbero includere popolazioni diverse e verificare se lo stato della vitamina B12 influisce particolari abilità cognitive, in quanto i risultati MMSE forniscono solo un quadro generale del declino. "Pur volendo sottolineare che il nostro studio non mostra nesso di causalità, le nostre associazioni sollevano la preoccupazione che qualche declino cognitivo possa essere il risultato di una carenza di vitamina B-12 negli anziani, per i quali può essere un problema il mantenimento di normali livelli ematici", ha detto Paul Jacques, D.Sc., autore senior dello studio e direttore del Nutrition Epidemiology Program.


Le proteine animali, come le carni magre, il pollame e le uova, sono buone fonti di vitamina B-12. Poichè gli anziani possono trovare difficoltà ad assorbire la vitamina B-12 dal cibo, le Dietary Guidelines for Americans 2010 della USDA raccomandano che le persone oltre i 50 anni di età includano nella loro dieta anche cibi fortificati di B-12 o integratori.


Jacques e il co-autore Jacob Selhub, Ph.D., direttore del Laboratorio di Metabolismo delle Vitamine all'HNRCA USDA sono anche docenti della Scuola di Scienza e Politica dell'Alimentazione Friedman alla Tufts University. Questa ricerca è stata sostenuta dal National Institutes of Health (NIH) e dal Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti (USDA).

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Fonte: Materiale della Tufts University, via Newswise.

Riferimento:
Martha Savaria Morris, Jacob Selhub, Paul F. Jacques. Vitamin B-12 and Folate Status in Relation to Decline in Scores on the Mini-Mental State Examination in the Framingham Heart Study. Journal of the American Geriatrics Society, 2012; 60 (8): 1457 DOI: 10.1111/j.1532-5415.2012.04076.x.

Pubblicato
in ScienceDaily il 5 Dicembre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)