Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Vantaggi del bilinguismo, da giovani e da anziani

Durante una visita dal pediatra, l'infermiera mi ha sentito parlare con un accento straniero e mi ha detto di usare solo l'inglese con mia figlia. Ha detto che parlare in un'altra lingua sarebbe 'confondente' e può avere effetti dannosi a lungo termine su di lei.


Come professore della Northwestern University che ha trascorso più di 20 anni a studiare il bilinguismo, sapevo che non era vero. Ma molti nuovi genitori si fidano delle 'competenze' di infermieri, medici, insegnanti, amministratori scolastici e persino familiari male informati e seguono i consigli sbagliati per parlare solo inglese ai loro figli.


In questo modo, non solo privano i propri figli dell'esposizione ad un'altra lingua e cultura che arricchirebbe la loro vita, ma anche dei vantaggi cognitivi, neurali, sociali ed economici che la conoscenza di un'altra lingua può conferire.


Uno dei maggiori svantaggi nel dire ai genitori di non usare la lingua madre con i loro figli è che, eliminando l'uso del linguaggio nativo esperto, è compromessa la dimensione e la ricchezza del messaggio della lingua familiare. La ricchezza del messaggio influenza l'acquisizione del linguaggio e lo sviluppo cognitivo.


Più ricco è il messaggio che riceve un bambino - uditivo, visivo, tattile - più i neuroni sparano e più attivo è il cervello. Quando dici ai genitori di usare una lingua che non conoscono bene, sostituisci una fonte di input linguistico ricco con uno limitato, con un impatto negativo sullo sviluppo.


Nonostante i miti persistenti, non c'è alcuna evidenza empirica che parlare un'altra lingua con il bambino possa farlo balbettare, sviluppare disturbi del linguaggio o portare a problemi di udito. Né il bilinguismo porta ad un aumento dell'incidenza di disabilità cognitive.


Al contrario, i benefici del bilinguismo sono per tutta la vita. Prove schiaccianti dimostrano che conoscere più lingue ha vantaggi cognitivi, neurologici e persino economici, professionali e interpersonali.


Le persone anziane bilingue godono di una memoria migliore rispetto ai coetanei che parlano una sola lingua. I pazienti bilingue con Alzheimer mostrano sintomi iniziali della malattia da 4 a 5 anni più tardi rispetto ai monolingui a causa di una maggiore 'riserva cognitiva'. La differenza di 4/5 anni nell'insorgenza della demenza può fare la differenza tra godere dei nipoti e vederli crescere o non riconoscerli mai.


La riserva cognitiva si riferisce all'uso efficiente delle reti cerebrali per migliorare la funzione cerebrale. Se il cervello è un motore, il bilinguismo può aiutare ad aumentare il chilometraggio, permettendogli di andare oltre con la stessa quantità di carburante.


Nei bambini, il bilinguismo è associato a prestazioni migliori su alcuni compiti percettivi e di classificazione, nonché a una maggiore flessibilità cognitiva e abilità metacognitive.


Ad esempio, i bambini bilingui imparano prima dei bambini monolingue che gli oggetti e i loro nomi non sono la stessa cosa; un oggetto può avere più di un nome. Questa comprensione del fatto che il linguaggio è un sistema di riferimento simbolico è una pietra miliare importante nello sviluppo cognitivo.


La mia ricerca mostra che l'apprendimento di nuove lingue cambia il modo in cui le persone vedono, ascoltano e pensano al mondo. Chi parla lingue diverse si differenzia nei suoi schemi dei movimenti oculari quando guarda scene visive, e accede alle informazioni in modo diverso a seconda della lingua parlata in un dato momento. La ricerca sul bilinguismo mostra che il processo decisionale, il recupero della memoria e l'auto-espressione variano tra le lingue.


Infatti, molti bambini delle famiglie delle classi medio-alte prendono lezioni di lingua straniera a scuola e alcuni genitori pagano per insegnanti privati di lingua, supportano programmi di immersione o inviano studenti a studiare all'estero per scopi di 'arricchimento', perché l'apprendimento e la conoscenza di un'altra lingua è visto come una risorsa e deve essere incoraggiato.


Allo stesso tempo, i bambini che non sono madrelingua inglesi sono scoraggiati dal parlare la loro lingua nativa nelle scuole e altrove, nel presupposto che impedirà loro di imparare l'inglese e che, in generale, il loro bilinguismo è un problema.


Questo contrasto tra i due è probabilmente radicato in ragioni sociali che non hanno nulla a che fare con gli effetti del bilinguismo. Gli effetti dannosi del bilinguismo sono solitamente associati alla povertà e allo status socioeconomico, in parte perché i non madrelingua sono a volte nuovi immigrati con risorse limitate. Ma è la povertà - non il bilinguismo - che è dannoso.


La diversità linguistica in tutto il mondo significa che la maggior parte della popolazione mondiale parla due o più lingue. La capacità di comunicare con successo è essenziale per il nostro impegno globale.

 

 

 


Fonte: Viorica Marian PhD, prof.ssa di scienze e disordini della comunicazione della Northwestern University.

Pubblicato su Psychology Today (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.