Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Test genetici: devo fare il test per il rischio di Alzheimer?

Test genetici: devo fare il test per il rischio di Alzheimer?

Grazie ai progressi dei test genetici, esiste ora un modo per i consumatori di testare il più importante fattore di rischio genetico per il morbo di Alzheimer (MA) ad esordio tardivo.


Il MA è una malattia neurodegenerativa progressiva e fatale che colpisce principalmente gli anziani. È la causa più comune di demenza. È la terza causa di morte, dietro le malattie cardiache e il cancro. In uno studio recente che chiedeva agli americani over-50 la condizione che temevano di più, al primo posto c'era il MA, con il 39%; seguito dal cancro, al 30%.


Clinicamente, i pazienti con MA di solito hanno una perdita di memoria insidiosamente progressiva, difficoltà di pensiero e comprensione, e confusione mentale.


Come scienziato coinvolto da 18 anni nella ricerca sul MA, ritengo che i test genetici rappresentino un progresso significativo nel valutare il proprio rischio di questa malattia. Ma le persone dovrebbero essere consapevoli che ci sono diverse cose da considerare prima di fare il test a casa per questa malattia infida.

 

Perché l'ApoE è importante per il rischio di MA?

La stragrande maggioranza dei casi di MA ha un esordio tardivo o dopo i 65 anni e l'età avanzata è il più grande fattore di rischio. La malattia colpisce una persona su 10 dopo i 65 anni e quasi i due terzi degli americani con MA sono donne.


Oltre all'avanzamento dell'età, ci sono fattori di rischio genetici noti associati al MA, e un gene chiamato ApoE4 che è il più importante di tutti. Il gene ApoE fornisce istruzioni per produrre una proteina chiamata apolipoproteina E. Questa proteina si combina con grassi o lipidi nel cervello per formare molecole chiamate lipoproteine. Le lipoproteine ​​sono responsabili dell'impacchettamento del colesterolo e di altri grassi e del loro trasporto nel cervello.


Gli scienziati sanno da tempo che l'ApoE4 è correlato a un accumulo di amiloide nel cervello, uno dei tratti distintivi del MA. Ma uno studio recente ha suggerito che l'ApoE4 contribuisce anche all'accumulo di tau, una seconda proteina che è da lungo tempo implicata nello sviluppo del morbo.


Pertanto, la questione del test ApoE4 diventa ancora più urgente per molti. Il gene ApoE ha tre diversi alleli o varianti del gene che possono insorgere per mutazione: ApoE2, ApoE3 e ApoE4. Questi alleli sono presenti nella stessa posizione del gene.


Ognuno di noi ha 2 copie di questo gene e la combinazione di alleli determina il tuo 'genotipo' ApoE: E2/E2, E2/E3, E2/E4, E3/E3, E3/E4 o E4/E4. L'allele E2 è la forma più rara di ApoE, ma è quello giusto da avere. Portare anche una sola copia sembra ridurre fino del 40% il rischio di sviluppare il MA. L'ApoE3 è l'allele più comune e non sembra influenzare il rischio.


L'allele ApoE4 è meno comune dell'E3, presente in circa il 10-15% delle persone, ma conferisce un rischio significativo di MA. Avere una copia di E4 (E3/E4) può raddoppiare o triplicare il rischio, mentre due copie di (E4/E4) possono aumentare il rischio di 10-15 volte. È interessante notare che il 65-80% di tutti i malati di MA ha almeno un allele APOE4. Questo allele riduce anche l'età di esordio [della malattia].

 

Test per l'ApoE4

I test sono diventati incredibilmente facili e veloci attraverso 23andMe, la società di genetica personale che ha ottenuto l'approvazione dalla FDA nell'aprile 2017 per vendere direttamente ai consumatori i test genetici. Nel suo rapporto sul MA ad esordio tardivo, 23andMe fornisce alle persone lo stato del loro gene ApoE, a fronte dell'invio di un campione di saliva alla società.


Ma una domanda molto più difficile è: dovrei fare il test? Ci sono implicazioni importanti nel venire a conoscenza del proprio stato genetico ApoE4, e i consumatori dovrebbero considerarle prima di decidere se fare il test. In effetti, la maggior parte delle organizzazioni mediche professionali, incluso i National Institutes of Health, raccomandano test genetici per lo stato di ApoE4 solo alle persone che si rendono disponibili per le sperimentazioni cliniche.


I pro del test possono includere:

  • Attualmente è noto dalla ricerca di prevenzione che le persone con il gene APOE4 possono adottare una serie di misure di stile di vita per mitigare il loro rischio.
  • Essere in grado di partecipare a studi clinici.
  • APOE4 ha anche qualche valore predittivo per il rischio cardiovascolare.

I contro del test possono includere:

  • Stress sulla famiglia.
  • Sofferenza emotiva.
  • Implicazioni finanziarie in termini di assicurazione o opzioni di assistenza a lungo termine.
  • Effetto sull'occupazione.

 

L'effetto di conoscere il tuo stato

Uno dei principali svantaggi del test del gene ApoE4 è che è considerato un «test di predisposizione» perché ha un valore predittivo limitato. Avere l'allele E4 non significa che la persona avrà la diagnosi di MA. Molti portatori di E4 possono vivere una lunga vita senza mai sviluppare la malattia, e molti non portatori hanno comunque il rischio di MA. Questo è di fondamentale importanza da capire prima di fare test genetici dell'ApoE4.


Diversi studi hanno ora esaminato l'impatto dei test ApoE4 sugli individui. Il progetto NIH REVEAL-SCAN ha esaminato l'effetto di apprendere lo stato dell'ApoE4 in coloro che non mostravano alcun sintomo di demenza, ma avevano parenti di primo grado colpiti da MA. I dati hanno indicato che conoscere il proprio stato ApoE causava solo lievi e brevi problemi psicologici in coloro che avevano ereditato gli alleli E4.


In uno studio più recente, reazioni psicologiche avverse sono state riferite da una frazione dei partecipanti, compresi quelli che avevano cercato specificamente il test. Tuttavia, quasi tutti gli intervistati hanno affermato di aver beneficiato a lungo termine dei cambiamenti nello stile di vita che hanno successivamente fatto.

 

Considerare altri fattori di rischio

L'allele ApoE4 è il più importante fattore di rischio genetico per il MA ad insorgenza tardiva, e sapere quale è lo status dell'allele E4 può certamente essere trasformativo, in particolare in termini di cambiamenti di stile di vita utili e preventivi.


Tuttavia, ci sono importanti considerazioni da fare prima del test, per aiutare a mitigare lo stress e l'ansia associati a un test E4 positivo. Io e altri esperti suggeriamo che le persone inizino a diventare ben informate sulle basi dell'ApoE4. Se il test rivela un rischio più elevato, è di fondamentale importanza che queste persone ottengano la consulenza genetica e siano attivamente assistite su come procedere.


Che tu sia o meno portatore del ​​gene ApoE4, sappiamo che molti altri fattori di rischio contribuiscono al MA, non solo i geni e la vecchiaia. Stati stati implicati molti fattori, compreso quello che mangi, quanto ti alleni, l'istruzione formale, il fumo, quanto sei mentalmente attivo.


In definitiva, la scelta se sottoporsi a un test genetico rimane personale, tanto più che è importante essere informati sui pro e contro dello screening del MA e su ciò che i medici sanno del rischio della malattia e se sono disponibili opzioni di trattamento valide.

 

 

 


Fonte: Troy Rohn, professore di biologia alla Boise State University.

Pubblicato su The Conversation (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.