Ogni anno negli Stati Uniti sono ricoverate in ospedale con un trauma cranico da 400 a 500 mila persone. Molte più persone sono ferite, ma non cercano un trattamento.
Una lesione alla testa avviene quando una forza esterna colpisce la testa in modo abbastanza forte da causare un movimento repentino del cervello all'interno del cranio.
Questo urlo violento del cervello danneggia il tessuto cerebrale e lacera i nervi, i vasi sanguigni e le membrane.
Dopo una lesione alla testa, una persona può presentare dei deficit cognitivi. Tuttavia, la natura di questi deficit cognitivi, o demenza, varia notevolmente dal tipo e dalla localizzazione della lesione alla testa e anche dalle caratteristiche dell'individuo prima della lesione.
Però anche un trauma cranico relativamente lieve può causare un declino esteso o permanente della cognizione e cambiamenti nelle emozioni o nel comportamento. I sintomi esatti dipendono da dove si è verificato l'infortunio.
Gli anziani che subiscono un trauma cranico hanno maggiori probabilità di avere delle complicazioni, come la demenza. La causa più comune di trauma cranico nella popolazione anziana è la caduta, quindi gli anziani dovrebbero essere istruiti e addestrati sulle strategie per prevenire le cadute.
La demenza dopo un trauma cranico può mostrare diversi sintomi, tra cui difficoltà di ragionamento e concentrazione, perdita di memoria, scarsa comunicazione, irrequietezza o agitazione, cambiamento di personalità, mancanza di socializzazione e cambi di stati d'animo e comportamenti. I sintomi possono apparire rapidamente o svilupparsi più lentamente.
Inoltre, dopo un trauma cranico alcune persone sono soggette a crisi epilettiche. Queste convulsioni non fanno parte della demenza, ma possono complicare la diagnosi e il trattamento della demenza.
Uno studio pubblicato su The Lancet Psychiatry, diretto da Jesse Fann, professore di psichiatria e scienze comportamentali dell'Università di Washington, ha osservato che, quando una persona subisce una lesione cerebrale da 20 a 30 anni, aumenta del 60% il rischio di sviluppare una demenza dai 50 ai 60 anni di età.
Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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