Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Demenza da Corpi di Lewy: è indipendente da Alzheimer e Parkinson

Demenza da Corpi di Lewy: identificato profilo genetico unicoCorpo di Lewy (Fonte: Suraj Rajan, da: Wikimedia)

Uno studio sull'associazione genome-wide, una collaborazione tra 65 accademici di 11 paesi guidata dalla University College London e finanziata dall'Alzheimer's Society e dalla Lewy Body Society, pubblicato ieri su The Lancet Neurology, ha individuato il profilo genetico unico della demenza da corpi di Lewy.


"La demenza da corpi di Lewy rappresenta il 10-15% dei casi di demenza, eppure ne sappiamo meno rispetto al più noto morbo di Alzheimer, in parte perché è comunemente diagnosticata erroneamente. I nostri risultati chiariscono la firma genetica distintiva della malattia, fatto che dovrebbe in futuro contribuire a migliorare le sperimentazioni cliniche e portare a trattamenti più mirati", ha detto l'autore senior dello studio, il Dr Jose Bras (UCL Institute of Neurology).


Il gruppo di ricerca ha genotipizzato 1.743 pazienti con demenza da corpi di Lewy (DLB) - inclusi sia campioni clinici che 1.324 campioni patologici valutati post-mortem - e 4.444 controlli.


Due dei loci genetici che erano stati trovati associati significativamente alla DLB (l'APOE e il GBA), portavano le stesse associazioni alla DLB, come fanno rispettivamente con l'Alzheimer e il Parkinson. Un altro dei loci identificati (il SNCA), è associato anche al Parkinson, ma in modo diverso: i ricercatori hanno scoperto che alla DLB è legata una parte diversa del gene. Hanno anche trovato le prove preliminari di un locus genico che non era stato associato alla DLB in precedenza, ma i risultati non sono stati significativi.


Il team ha anche scoperto che alcuni loci associati all'Alzheimer e al Parkinson non sembrano essere associati alla DLB.


I ricercatori sono riusciti a identificare per la prima volta una stima di ereditabilità della DLB: è al 36%,  simile a quella del Parkinson. L'ereditabilità era particolarmente alta per quattro cromosomi specifici, suggerendo che ulteriori ricerche potrebbero concentrarsi su quei cromosomi per identificare nuovi loci.


"Poiché i loci del gene che era stato associato in precedenza alla DLB erano implicati anche nell'Alzheimer e nel Parkinson, non era chiaro se le radici genetiche della DLB fossero semplicemente una combinazione delle altre due malattie. Abbiamo confermato che invece ha un proprio profilo genetico unico", ha spiegato la prima autrice dello studio, la dott.ssa Rita Guerreiro (UCL Institute of Neurology). "La selezione dei partecipanti allo studio è stata una sfida importante negli esperimenti sulla demenza. Le nostre scoperte possono essere usate per identificare più chiaramente quale tipo di demenza ha ogni persona, in modo che possano prendere parte alla giusta sperimentazione clinica, che potrebbe portare a migliori trattamenti e strumenti diagnostici".


I ricercatori sperano anche che, avanzando nella comprensione di quali geni hanno un ruolo nella DLB, i loro risultati aiuteranno lo sviluppo di terapie mirate. "La DLB e il Parkinson hanno molte somiglianze, poiché le persone con DLB spesso sviluppano i sintomi del Parkinson e il Parkinson spesso porta alla demenza. Comprendendo le basi genetiche, possiamo puntare in modo più efficace i trattamenti per i diversi gruppi", ha affermato la dott.ssa Bras.


Il dottor Doug Brown, direttore ricerca all'Alzheimer's Society, che ha finanziato lo studio, ha dichiarato:

"La demenza da corpi di Lewy è spesso fraintesa come una combinazione di Alzheimer e Parkinson, ma questo studio conferma che è in realtà una condizione unica.

"Nonostante la DLB sia una delle forme più comuni di demenza nelle persone anziane, fino ad ora non c'erano informazioni sufficienti sulle sue cause, quindi la scoperta che fino al 36% dei casi potrebbe essere ereditata geneticamente è una vera rivelazione.

"Essendo lo studio il più ampio e dettagliato del suo genere, questi risultati saranno inestimabili nella ricerca futura, ed è una grande pietra miliare sulla strada verso il nostro obiettivo di comprendere e trattare tutte le forme di demenza".

 

 

 


Fonte: University College London (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Rita Guerreiro, Owen A Ross, Celia Kun-Rodrigues, Dena G Hernandez, Tatiana Orme, John D Eicher, Claire E Shepherd, Laura Parkkinen, Lee Darwent, Michael G Heckman, Sonja W Scholz, Juan C Troncoso, Olga Pletnikova, Olaf Ansorge, Jordi Clarimon, Alberto Lleo, Estrella Morenas-Rodriguez, Lorraine Clark, Lawrence S Honig, Karen Marder, Afina Lemstra, Ekaterina Rogaeva, Peter St George-Hyslop, Elisabet Londos, Henrik Zetterberg, Imelda Barber, Anne Braae, Kristelle Brown, Kevin Morgan, Claire Troakes, Safa Al-Sarraj, Tammaryn Lashley, Janice Holton, Yaroslau Compta, Vivianna Van Deerlin, Geidy E Serrano, Thomas G Beach, Suzanne Lesage, Douglas Galasko, Eliezer Masliah, Isabel Santana, Pau Pastor, Monica Diez-Fairen, Miquel Aguilar, Pentti J Tienari, Liisa Myllykangas, Minna Oinas, Tamas Revesz, Andrew Lees, Brad F Boeve, Ronald C Petersen, Tanis J Ferman, Valentina Escott-Price, Neill Graff-Radford, Nigel J Cairns, John C Morris, Stuart Pickering-Brown, David Mann, Glenda M Halliday, John Hardy, John Q Trojanowski, Dennis W Dickson, Andrew Singleton, David J Stone, Jose Bras. Investigating the genetic architecture of dementia with Lewy bodies: a two-stage genome-wide association study. The Lancet Neurology, 2018; 17 (1): 64 DOI: 10.1016/S1474-4422(17)30400-3

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)