Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Cellule staminali neurali: nuovo approccio per riparare i danni dell'Alzheimer

Cellule staminali neurali: nuovo approccio per riparare i danni dell'Alzheimer.jpgLe cellule staminali neurali (NSC), che contribuiscono a invertire i danni causati alle cellule cerebrali, vengono represse durante la progressione dell'Alzheimer. (Fonte: California Institute of Regenerative Medicine)Ricercatori dell'Università di Montreal in Canada hanno scoperto un nuovo meccanismo attraverso il quale si potrebbe riparare le cellule del cervello, e aiutare a trattare l'Alzheimer.


Lo studio, pubblicato questo mese in Cell Stem Cell, tratta il ruolo potenziale delle cellule staminali neurali (NSC) nell'invertire i danni causati dal morbo.


Le NSC sono coinvolte nell'apprendimento, nella memoria, nell'umore, nello stress e nella regolamentazione, tutte funzioni che scemano in caso di inibizione dell'attività delle NSC.


Quando c'è un danno ai neuroni, le cellule staminali neurali si recano in quell'area, dove vengono coinvolte nella guarigione delle ferite e nella sostituzione delle cellule.


Una ipotesi è che queste cellule possano diventare un obiettivo di manipolazioni terapeutiche per guarire i danni cerebrali derivanti dall'Alzheimer.


In questo studio, gli autori hanno osservato la soppressione dell'attività delle NSC in un topo modello di Alzheimer. Hanno anche osservato che i livelli eccessivi di sintesi di acido oleico (acido grasso) sulla superficie delle cellule del cervello si traducono in un deterioramento delle cellule associato all'Alzheimer.


L'eccessiva sintesi di acidi grassi accompagnati da soppressione dell'attività delle NSC spiega perché il sistema di cellule staminali del cervello non monta una risposta protettiva o rigenerativa durante la progressione dell'Alzheimer.


Anche se questa ricerca graffia solo la superficie per quanto riguarda il ruolo del metabolismo degli acidi grassi nell'Alzheimer, è molto promettente per il futuro sviluppo di nuovi approcci per prevenire la progressione della malattia e per migliorare l'attività delle NSC.

 

 

 


Fonte: Sarah Markland in LabRoots (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Laura K. Hamilton, Martin Dufresne, Sandra E. Joppé, Sarah Petryszyn, Anne Aumont, Frédéric Calon, Fanie Barnabé-Heider, Alexandra Furtos, Martin Parent, Pierre Chaurand, Karl J.L. Fernandes. Aberrant Lipid Metabolism in the Forebrain Niche Suppresses Adult Neural Stem Cell Proliferation in an Animal Model of Alzheimer’s Disease. Cell Stem Cell, Volume 17, Issue 4, p397–411, 1 October 2015. DOI: 10.1016/j.stem.2015.08.001

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)