Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Domenico Praticò: Lo stigma della malattia di Alzheimer?

C'è ancora molto lavoro da fare per ottenere accettazione, sostegno e comprensione da parte della società nei confronti di questa malattia.

stigma mental disease 9525570 Image by pikisuperstar on Freepik.com

Mentre continuiamo il nostro viaggio alla ricerca di una cura per la malattia di Alzheimer, desidero estendere la mia ammirazione alle persone e alle famiglie coraggiose che stanno attualmente affrontando le sfide poste da questa malattia. Il progresso verso un futuro più luminoso è raramente semplice e vincere la guerra contro l'Alzheimer comporta più di una semplice battaglia. Ogni passo avanti è uno sforzo collettivo, costruito sulla determinazione di coloro che stanno attualmente combattendo e sull'eredità di coloro che ci hanno preceduto. La nostra energia e la nostra incrollabile passione avranno un impatto significativo sul risultato finale che noi tutti vogliamo ottenere.


È essenziale riconoscere che il malato di Alzheimer affronta sfide uniche al di là del declino fisico. Purtroppo, ci sono degli stigmi associati alla malattia, sia a livello sociale che personale, che continuano a scoraggiare discussioni aperte su questa malattia.


Dal punto di vista di un individuo, potrebbe esserci paura di come gli altri reagiranno e se rivelare la propria diagnosi porterà all'isolamento sociale.
Alcune persone che vengono a conoscenza della propria diagnosi della malattia di Alzheimer potrebbero evitare di mantenere i contatti con altri a causa della paura di dire inavvertitamente qualcosa di offensivo o inappropriato, e per un senso di vergogna da qui la tendenza ad isolarsi sempre di più da parte dell'individuo.


I malati di Alzheimer possono anche temere di essere messi da parte nelle loro carriere o esclusi dai processi decisionali a causa del loro imminente declino cognitivo. Altri possono temere significative conseguenze finanziarie associate all'essere etichettati come portatori di una condizione invalidante.
L'impatto dello stigma e le complessità implicate nel superarlo possono essere impegnativi quasi quanto affrontare i sintomi della malattia stessa. Per combattere efficacemente la malattia, dobbiamo affrontare e smantellare simultaneamente anche lo stigma che la circonda.


Per questi motivi desidero esprimere il mio sostegno, la mia ammirazione e la mia gratitudine a ogni persona coraggiosa, familiare, amico o assistente che, consapevolmente o inconsapevolmente, affronta la battaglia contro lo stigma legato alla malattia di Alzheimer.


Voglio anche riconoscere le persone di alto profilo pubblico che hanno coraggiosamente condiviso le proprie lotte contro l'Alzheimer. Nonostante le sfide personali, la loro apertura e la loro volontà di essere vulnerabili di fronte al mondo contribuiscono in modo significativo ad abbattere i muri dello stigma, ad aumentare i finanziamenti per la ricerca e, in ultima analisi, ad avvicinarsi sempre di più alla scoperta di una cura.


A quelle figure pubbliche di alto profilo che hanno fatto dell'Alzheimer la loro missione di vita, il vostro incrollabile impegno nel creare spazi per conversazioni sincere e consapevolezza sono molto apprezzati. Infine, voglio ringraziare ogni individuo e i suoi cari che dimostrano coraggiosamente al mondo la dignità e il coraggio di vivere e affrontare questa malattia. L'Alzheimer non conosce barriere, essa colpisce anche le menti più brillanti, le persone a noi più care, individui di ogni ceto sociale e in ogni angolo del globo.


Sebbene il nostro obiettivo primario sia trovare una cura, la nostra battaglia deve includere anche l'eradicazione degli stigmi e dell'isolamento che spesso accompagnano questa malattia. Non dovremmo sottovalutare il potere dell'apertura, del dialogo e dell'educazione sulla malattia.
Questi formidabili strumenti svolgono un ruolo fondamentale nel vivere con l'Alzheimer e nella nostra ricerca collettiva di una cura.

 

 

 

 


Fonte: Domenico Praticò in Pratico Lab

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.