Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Pepe nero: salutare o no?

black peppercorn Foto: Khunaoy/Shutterstock

Tutti sanno che consumare troppo sale non va bene per la salute. Ma nessuno menziona mai il potenziale impatto dell'altro componente nella saliera: il pepe nero. Ha un effetto sulla tua salute?


Certamente le persone di tutte le età l'hanno pensato. Il pepe nero, le bacche essiccate della pianta Piper Nigrum, fanno parte da migliaia di anni della medicina tradizionale indiana (ayurvedica). I praticanti ayurvedici credono che abbia proprietà 'carminative', cioè che allevi la flatulenza. E nella medicina tradizionale cinese, il pepe nero è usato per trattare l'epilessia.


La scienza moderna suggerisce che il pepe nero ha benefici reali per la salute, principalmente come risultato di un alcaloide chiamato piperina, la sostanza chimica che conferisce al pepe il suo sapore pungente, e un potente antiossidante.


Gli antiossidanti sono molecole che assorbono sostanze nocive chiamate 'radicali liberi'. Una dieta malsana, troppa esposizione al sole, alcool e fumo possono aumentare i radicali liberi nel corpo. Un eccesso di queste molecole instabili può danneggiare le cellule, rendendo più veloce l'invecchiamento e causando una serie di problemi di salute, che comprendono le malattie cardiovascolari, il cancro, l'artrite, l'asma e il diabete.


Gli studi di laboratorio negli animali e nelle cellule hanno dimostrato che la piperina contrasta questi radicali liberi. In uno studio, dei ratti sono stati suddivisi in diversi gruppi, alcuni ricevevano una dieta normale e altri una ad alto contenuto di grassi. A un gruppo di ratti è stata data una dieta ad alto contenuto di grassi, integrata con pepe nero e a un altro gruppo è stata data una dieta ad alto contenuto di grassi integrata con piperina.


I ratti con la dieta ad alto contenuto di grassi integrata con pepe nero o piperina avevano molti meno indicatori di danni da radicali liberi rispetto ai ratti della dieta ad alto contenuto di grassi. In effetti, i loro marcatori di danni da radicali liberi erano paragonabili ai ratti con la dieta normale.


La piperina ha anche proprietà antinfiammatorie. L'infiammazione cronica è legata a una serie di malattie, comprese le malattie autoimmuni, come l'artrite reumatoide. Anche in questo caso, gli studi sugli animali hanno dimostrato che la piperina riduce l'infiammazione e il dolore nei ratti con artrite.


Il pepe nero può anche aiutare il corpo a assorbire meglio alcuni composti benefici, come il resveratrolo, un antiossidante presente nel vino rosso, nei frutti di bosco e nelle arachidi. Gli studi suggeriscono che il resveratrolo può proteggere dalle malattie cardiache, dal cancro, dall'Alzheimer e dal diabete.


Il problema con il resveratrolo, però, è che tende a degradarsi prima che l'intestino possa assorbirlo nel flusso sanguigno. Il pepe nero, tuttavia, ha dimostrato di aumentare la 'biodisponibilità' di resveratrolo; in altre parole, ne resta di più disponibile per il corpo.


Il pepe nero può anche migliorare l'assorbimento della curcumina, che è il principio attivo della popolare spezia antinfiammatoria curcuma. Gli scienziati hanno scoperto che il consumo di 20 mg di piperina con 2g di curcumina migliora del 2000% la disponibilità di curcumina negli esseri umani.


Altri studi hanno dimostrato che il pepe nero può migliorare l'assorbimento della beta-carotene, un composto delle verdure e della frutta che il tuo corpo converte in vitamina A. Il beta-carotene è un potente antiossidante che può combattere il danno cellulare. La ricerca ha dimostrato che il consumo di 15 mg di beta-carotene con 5 mg di piperina aumenta notevolmente i livelli sanguigni di beta-carotene rispetto al beta-carotene da solo.

 

Piperina e cancro

Il pepe nero può anche avere proprietà anti-cancro. Gli studi in tubo di test hanno rilevato che la piperina riduce la riproduzione delle cellule del cancro del seno, della prostata e del colon e spinge le cellule tumorali a morire.


I ricercatori hanno confrontato 55 composti di varie spezie e hanno scoperto che la piperina funziona meglio per aumentare l'efficacia di un trattamento tipico per il cancro al seno triplo negativo, il tipo più aggressivo di cancro.


La piperina mostra anche effetti promettenti nel ridurre al minimo la resistenza multifarmaco nelle cellule tumorali, che potenzialmente riduce l'efficacia della chemioterapia.


La cautela però è d'obbligo: tutte queste cose sono abbastanza incerte, poiché la maggior parte degli studi sono stati in colture cellulari o in animali. E questi tipi di esperimenti non sempre si 'traducono' negli umani. Tuttavia, puoi essere abbastanza certo che è improbabile che aggiungere un po' di pepe al tuo cibo faccia male, potrebbe invece darti un beneficio.

 

 

 


Fonte: Laura Brown, docente di nutrizione, cibi e scienze della salute, Università Teesside

Pubblicato su The Conversation (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.