Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Ridurre la paura di volare di coloro che hanno l'Alzheimer

Con i passeggeri di aereo che hanno di fronte esperienze di viaggio sempre più difficili, cosa succede quando un individuo che vive con la demenza deve volare nello spazio ristretto di una cabina di aereo? Cosa succede quando è sottoposto al controllo aggressivo al cancello di uscita?


Cosa succede quando i regolamenti sono di fronte a chi molto probabilmente si agita così tanto che la prospettiva di restare seduti per tre ore nel sedile centrale diventa un tormento per i passeggeri, l'equipaggio, l'individuo con demenza e il caregiver che lo accompagna?


Poiché il numero di coloro che soffrono di questa malattia continua a crescere, il problema è ben più che accademico. E neppure la sfida è limitata agli aeroporti.


Ogni struttura di transito deve rivedere il modo di trattare i passeggeri con esigenze particolari. Molti lo hanno già fatto per accogliere coloro che soffrono di autismo, come pure i menomati di vista e udito, ma pochi sono preparati a gestire coloro che vivono con una demenza.


Le agenzie di sicurezza e le compagnie aeree possono imparare molto dai professionisti del settore sanitario che si sono spostati verso una cultura personalizzata della cura della demenza, riconoscendo l'unicità di ogni singolo individuo piuttosto che applicare un approccio "uno va bene per tutti".


Applicando questo concetto al viaggio aereo, questo sforzo inizia con la famiglia o il caregiver dell'individuo con demenza che informa la compagnia aerea in anticipo che il passeggero ha questa malattia, sarà accompagnato da una scorta incaricata dalla famiglia e avrà dei benefici dall'incontro con un rappresentante formato dei servizi di trasporto passeggeri prima del controllo di sicurezza (TSA).


Questo approccio comporta un livello senza precedenti di collaborazione interdisciplinare tra i fornitori di assistenza e l'industria aerea. Entrambi devono riconoscere che i cambiamenti nell'ambiente possono scatenare il wandering (smarrimento) del paziente di demenza, per cui i controlli di sicurezza devono capire che deve essere sempre presente un accompagnatore mentre soddisfano i protocolli TSA.


Inoltre, è necessario dedicare del tempo supplementare a coloro che hanno l'Alzheimer, una merce delicata non pronta quando il TSA genera una lunga fila. Di conseguenza, si dovrebbe prendere in considerazione un controllo separato e dedicato negli aeroporti quando si sa in anticipo che un passeggero ha una demenza.


Comprendere la complessità della malattia, imparare come aiutare meglio l'individuo con demenza all'interno dell'aeroporto e in cabina, seguendo al contempo le procedure di sicurezza aerea, è solo una parte della missione di Alzheimer’s Foundation of America.


AFA vede nell'aeroporto di Heathrow di Londra un esempio internazionale di come tutti i mezzi di trasporto possono creare un ambiente di supporto per chi vive con una demenza. I funzionari dell'aeroporto hanno implementato programmi che permettono loro di citarlo legittimamente come il primo aeroporto al mondo amichevole con la demenza. Essi cercano di far frequentare a tutti i dipendenti corsi di consapevolezza della demenza, con particolare riguardo ai funzionari della sicurezza e al personale di prima linea, per assicurarsi di sapere come rendere confortevole il transito dei passeggeri con demenza.


Essi hanno inoltre creato appositi gruppi Senior Trained Additional Assistance Role per aiutare i passeggeri con demenza e predisporre aree tranquille nelle sale d'attesa dei terminali per coloro che vivono con questa malattia. Questi sforzi richiedono fondi, che a loro volta richiedono ai gestori dei trasporti di individuare la necessità di queste priorità emergenti.


In un momento in cui si prevede che fino a 135 milioni di cittadini del mondo potranno avere l'Alzheimer entro il 2050, diventerà sempre più evidente la necessità di anticipare, ospitare e assistere i passeggeri aerei gravati di demenza. È giunto il momento per l'industria aerea e le agenzie di sicurezza di impegnarsi in questo problema.

 

 

 


Fonte: Charles J. Fuschillo Jr, amministratore delegato di Alzheimer’s Foundation of America

Pubblicato su Long Island Business News (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.