Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Altro tentativo sull'ipotesi amiloide? Scommessa su farmaco della Cognition con trial di fase 2

Cognition Therapeutics logo

La Cognition Therapeutics ha ricevuto un finanziamento di $ 76 milioni dai National Institutes of Health (NIH) per provare il suo approccio che intende evitare i danni alle sinapsi che stanno dietro la cascata di eventi che porta al morbo di Alzheimer (MA). E, per fare il lavoro, stanno impegnando alcuni giocatori ben noti nel campo.


L'azienda di biotecnologie di New York ha riferito lunedì mattina che i NIH si sono impegnati a sostenere il suo studio di Fase II del farmaco CT1812 in 540 pazienti di fase iniziale, nel corso dei prossimi 3 anni. La Cognition dice che porterà avanti lo studio insieme all'Alzheimer’s Clinical Trial Consortium, esso pure finanziato dai NIH.


Allora come prevede la Cognition di sfuggire al destino che perseguita la maggior parte delle aziende da più di dieci anni, per fare il suo tentativo di piegare la curva della malattia?


Il farmaco della Cognition punta il recettore sigma-2, che secondo l'azienda permette di impedire agli oligomeri di amiloide-beta di legarsi alle sinapsi, proteggendo le cellule cerebrali dai danni. Ci sono stati una serie di tentativi di battere la malattia seguendo l'ipotesi amiloide, che ha al centro l'idea che la placca tossica è responsabile di innescare la malattia, anche se tutti i tentativi, escluso quello controverso di fase avanzata della Biogen con l'aducanumab, sono stati fallimentari finora.


Il progresso degli esperimenti nel settore è diventato particolarmente raro in questi ultimi anni, poiché gli investitori si sono tirati indietro da un campo disseminato solo di relitti di esperimenti. La Cognition ha girato attorno a quel problema con un grande finanziamento. E si rivolge ad alcuni giocatori noti, per fare il lavoro.


Paul Aisen della University of Southern California, che è stato perseguitato da polemiche egli stesso, dopo aver avuto un ruolo importante in una serie di programmi falliti della Eli Lilly e altrove, sarà il direttore del progetto per lo studio della Cognition.


“Dato il nostro lavoro alla Yale nel misurare le sinapsi in vivo con le scansioni PET, ci siamo concentrati sul potenziale del CT1812 per conservare o addirittura ripristinare le sinapsi”, ha dichiarato Christopher van Dyck della Yale, co-investigatore principale.


Ken Moch è stato amministratore delegato di Cognition per 3 anni, dopo essere stato estromesso dalla Chimerix. Ma è stato sostituito circa 2 mesi fa da Lisa Ricciardi, membro del consiglio di amministrazione. Moch rimarrà come consulente per un anno. La società ha fatto affidamento su una serie di sovvenzioni per sostenere il suo lavoro di ricerca e sviluppo.

 

 

 


Fonte: John Carroll in Endpoints News (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.