Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Una buona notizia: nuova impresa biotech cercherà soluzioni all'Alzheimer

La compagnia farmaceutica belga UCB S.A. e un gruppo di investitori, che comprende Novo Seeds e V-Bio, hanno costituito la Syndesi Therapeutics, per sviluppare un gruppo di composti per i disturbi cognitivi causati da malattie come l'Alzheimer.


La Syndesi Therapeutics userà l'esperienza che ha la UCB nei farmaci per condizioni neurologiche, per sviluppare nuove terapie per i disturbi cognitivi, attraverso una nuova classe di farmaci che hanno dimostrato proprietà pro-cognitive negli studi preclinici.


L'investimento è stato guidato da Novo Seeds e supportato da aziende come Fountain Healthcare, V-Bio e Johnson & Johnson Innovation, che hanno contribuito a raccogliere fondi per € 17 milioni per il lavoro di dimostrare le prime prove-di-concetto negli esseri umani.


I disturbi cognitivi possono variare da lievi a gravi a seconda di quanto negativamente sono influenzate le abilità come l'apprendimento, la memoria, la percezione e la risoluzione dei problemi. Alcuni sintomi comuni del deterioramento cognitivo sono confusione, scarsa coordinazione motoria, perdita di memoria e confusione di identità, che possono avere un impatto importante sulla vita quotidiana.


Con l'aumento delle malattie che determinano un deterioramento cognitivo (tra cui l'Alzheimer, che colpisce almeno 35 milioni di persone nel mondo), c'è un reale bisogno di trovare dei modi per rallentare o invertire i loro effetti.


La Syndesi lavorerà su un nuovo gruppo di composti che modulano la proteina SV2A presente nelle vescicole sinaptiche. I composti sono stati originariamente sviluppati dai ricercatori della UCB ma non rientravano nell'area di interesse dell'azienda. Questo ha spinto la fondazione della Syndesi, che svilupperà i candidati per assicurarsi che raggiungano il loro pieno potenziale.


A differenza di altri modulatori SV2A, questa nuova classe manca di proprietà antiepilettiche e, invece, ha dimostrato buoni effetti pro-cognizione nei modelli preclinici.


Jonathan Savidge, amministratore delegato di Syndesi, ha commentato: "Lo sviluppo di queste piccole molecole che modulano l'obiettivo SV2A in modo distinto, rappresenta un nuovo approccio intrigante per il trattamento dei deficit cognitivi, poiché puntano specificamente alla disfunzione sinaptica, un segno distintivo dell'Alzheimer e di altre condizioni caratterizzate dal deterioramento cognitivo".


Il campo della neurologia è un'area particolarmente difficile per lo sviluppo di farmaci, come evidenziato dai recenti fallimenti di potenziali farmaci di Alzheimer, in particolare da Eli Lilly, Merck e Axovant. Tuttavia, questo non è stato sufficiente a rallentare l'enorme quantità di ricerche che si stanno dedicando a trattamenti e cure per l'Alzheimer e altre malattie neurodegenerative.


La biotech svizzera AC Immune, guidata da Andrea Pfeifer, sta sviluppando due piattaforme per curare la malattia, mentre la UniQure spera che la sua esperienza nella terapia genica la aiuterà a far vacillare la malattia di Huntington.


Viste le difficoltà delle aziende a combattere le cause alla base delle malattie neurodegenerative, forse la UCB e la Syndesi stanno prendendo un approccio migliore, mirando a sintomi specifici. Lo sviluppo di molecole per rallentare o invertire il declino cognitivo potrebbe essere particolarmente efficace se combinato con una diagnosi precoce di Alzheimer, che è quello che sta cercando di realizzare l'azienda biotecnologica spagnola Biocross.

 

 

 


Fonte: Alex Dale in Labiotech.eu (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.