Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Due tecniche di scansione combinate per esplorare la funzione cerebrale

La capacità di misurare la funzionalità del cervello in modo non invasivo è importante sia per le diagnosi cliniche che per la ricerca in Neurologia e Psicologia.


Le due tecniche principali di scansione utilizzate sono: la tomografia ad emissione di positroni (PET), che rivela i processi metabolici nel cervello e la risonanza magnetica (MRI) che misura l'attività di differenti regioni del cervello sulla base del consumo di ossigeno delle cellule.


Un confronto diretto dei risultati PET e MRI era finora difficile, perché ogni scansione doveva essere eseguita in una macchina separata.


I ricercatori del Werner Siemens Imaging Center all'Università di Tubinga, sotto la direzione del professor Bernd J. Pichler, in collaborazione con il Dipartimento di Radiologia Diagnostica ed Interventistica dell'Ospedale Universitario di Tübingen e del Max Planck Institute for Intelligent Systems, sono ora riusciti a combinare con successo entrambi i metodi. I ricercatori possono esplorare i processi funzionali del cervello in dettaglio e valutare meglio quali azioni intraprendere. Questi risultati sono stati ottenuti con l'uso di un inserto PET che permette la scansione PET/MRI complementare e simultanea. È stato sviluppato e realizzato all'Università di Tubinga.


I ricercatori sono riusciti ad identificare in alcune aree [del cervello] una mancata corrispondenza tra attivazione cerebrale legata al metabolismo del glucosio misurata con la PET e i segnali relativi dell'ossigenazione misurati con la risonanza magnetica. Inoltre dalla MRI e dai dati PET dinamici si sono ottenute informazioni sulla connettività funzionale nel cervello.


Questi risultati contribuiscono a decifrare ulteriormente la natura della funzione del cervello, e sono in ultima analisi utili per la ricerca di base e per la pratica clinica. Lo studio, guidato dal Dott. Hans Wehrl, del gruppo di ricerca del professor Bernd J. Pichler, è di prossima pubblicazione sulla rivista Nature Medicine.


Nelle scansioni PET si evidenzia la distribuzione di una sostanza debolmente radioattiva in sezioni trasversali del corpo, permettendo ai medici di vedere molte e diverse funzioni metaboliche fisiologiche al lavoro. La risonanza magnetica funzionale (fMRI) permette ai ricercatori di descrivere i cambiamenti nell'ossigenazione del sangue associati alla funzione del cervello. Questa misura di aree cerebrali funzionali attive è importante anche per la progettazione di interventi chirurgici al cervello, dove è richiesta una particolare cura in certe aree. La capacità di raccogliere vari tipi di dati provenienti simultaneamente da diverse scansioni rappresenta un importante passo in avanti per i settori che usano queste tecnologie.


Questa ricerca è stata condotta in stretta collaborazione con le società Siemens e Bruker ed è stata finanziata dalla German Research Foundation (DFG), dalla Wilhelm Schuler Foundation e dalla Fondazione Werner Siemens.

 

 

 

 

 


Fonte: Universitaet Tübingen, via AlphaGalileo.

Riferimento: Hans F Wehrl, Mosaddek Hossain, Konrad Lankes, Chih-Chieh Liu, Ilja Bezrukov, Petros Martirosian, Fritz Schick, Gerald Reischl, Bernd J Pichler. Simultaneous PET-MRI reveals brain function in activated and resting state on metabolic, hemodynamic and multiple temporal scales. Nature Medicine, 2013; DOI: 10.1038/nm.3290

Pubblicato in Science Daily (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)