Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Salvia rimembri ancora

Aiuto "verde" per la memoria e forse contro l' Alzheimer.

Nella medicina tradizionale britannica la salvia è sempre stata considerata una pianta in grado di stimolare la memoria.

Ora uno studio condotto da alcuni ricercatori del Medical Plant Research Centre dell' ' Università di Newcastle confermerebbe questa teoria.

Per verificare le proprietà di questa pianta gli esperti hanno condotto test sulla capacità di ricordare alcune parole su 44 individui sani di età compresa tra i 18 e i 37 anni: alcuni hanno assunto capsule contenenti un estratto di olio essenziale di "Salvia lavandulaefolia" (Spanish sage) e altri un farmaco inattivo.

Le prestazioni migliori sono state ottenute da chi aveva assunto le capsule di salvia.

PRIMI RISULTATI

«I risultati sono incoraggiati, però è necessaria una certa cautela perché non sono ancora chiari i meccanismi alla base dell' effetto positivo di questo estratto, non se ne conoscono le eventuali controindicazioni e gli effetti indesiderati. Probabilmente l' efficacia dell' olio essenziale di salvia è legata a proprietà antiossidanti, estrogeniche e antinfiammatorie suggerite da alcuni studi sperimentali, ma si tratta di ipotesi. Oltretutto, oggi non esistono in commercio estratti analoghi a quello utilizzato dai ricercatori - commenta Antonello Sannia, docente del Corso di perfezionamento in fitoterapia dell' Università di Siena.

Oltre che per la migliorare la memoria, la salvia pare promettente anche nel trattamento dell' Alzheimer come suggerisce uno studio clinico attualmente in corso al Medical Plant Research Centre.

L' utilità della salvia nell' Alzheimer sembrerebbe da ricondurre alla presenza nel suo estratto di sostanze in grado di ridurre la degradazione enzimatica dell' acetilcolina.

Uno dei problemi dei malati di Alzheimer è, infatti, l' insufficiente quantità di acetilcolina e uno degli obiettivi è quindi quello di mantenere un' elevata quantità di questo neurotrasmettitore al fine di migliorare capacità di ragionamento e memoria.

Articolo di Antonella Sparvoli, Corriere della Sera, 14 settembre 2003, Archivio storico.

Notizie da non perdere

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)