Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Greg O'Brien: La mia danza con l'Alzheimer, lottare nell'imperfezione.

smiling senior couple dancing together kitchen Image by freepik.com

"Il più grande ostacolo alla scoperta non è l'ignoranza, è l'illusione della conoscenza" - Daniel J. Boorstin, illustre storico


A 74 anni, combattendo il morbo di Alzheimer (MA) che avanza, ho trovato la pace nell'imperfezione: l'illusione della conoscenza. La mia mente era la mia migliore amica; ora non c'è possibilità di conciliarsi. Quindi scrivo e penso dal cuore, il luogo dell'anima. Il mio cuore ora mi dice che non sono perfetto, anche se con arroganza, a volte, pensavo di esserlo. Ma non sono mai stato perfetto, nonostante mia madre irlandese lo dicesse spesso. Eppure, anche lei aveva la malattia. Il MA mi ha portato a realizzare l'imperfezione, ed è un dono.


Ho imparato nel modo più duro che va bene non essere perfetti, avere genitori e figli imperfetti o non tendere allo spasimo alla perfezione. Non c'è colpa qui; al contrario, c'è forza interiore. La realtà è una pillola che tutti dovremmo deglutire. La società e la pubblicità fanno continuamente pressione perché siamo individui impeccabili, sollevando in noi aspettative da Superman che sono pericolose per il nostro spirito e reali quanto la kryptonite.


Il fallimento, misurato a fronte del successo, non è un'opzione che in genere ci piace dichiarare, ma riconoscere il fallimento può liberare l'anima. Einstein aveva qualcosa da dire al riguardo: "Non c'è nulla di conosciuto come 'perfetto'. Sono solo le imperfezioni che scegliamo di non vedere!". E Winston Churchill, che secondo gli studiosi soffriva di depressione e forse di disturbo bipolare, una volta ha osservato: "La perfezione è il nemico del progresso".


Il MA ha migliorato la mia prospettiva. E questo è progresso. Ho trovato la pace nelle mie carenze: una perseveranza per insistere di fronte alle difficoltà, che ora includono il cancro alla prostata, un crollo del corpo e una profonda depressione. Ora, come parte dei miei limiti, mi arrabbio con Dio quando le sinapsi nel cervello non funzionano. Spesso esplodo ad alta voce (generalmente in privato), nominando invano il nome del Signore. Sento una profonda colpa per questo, come se avessi appena bruciato un convento pieno di suore.


Eppure, Dio, o l'universo, se vuoi, ha grandi spalle e perdona. Nelle mie imperfezioni, vedo Dio come un incrocio tra "Lurch" della famiglia Addams, con i suoi profondi gemiti risonanti, e il Kojak di Terry Savalas: "Who loves ya, Baby!" [un modo di dire del personaggio, che significava 'tu fai qualcosa per me, io faccio qualcosa per te']. E quindi ho dovuto perdonare me stesso.


La Divisione Istruzione Continua della Harvard University, a proposito del tentativo di essere perfetti, mette in guardia:

"Per molti, lavorare sodo e fare del proprio meglio è un risultato sufficiente, anche se non ottengono voti perfetti. Tuttavia, per coloro che lottano con il perfezionismo, fare del proprio meglio non è abbastanza e si sforzano di essere perfetti a spese della propria salute e benessere ... essere umani significa intrinsecamente essere imperfetti. Sebbene sia bene lottare per il meglio in molte situazioni, il perfezionismo dice che tutto ciò che fai deve essere perfetto e qualsiasi cosa meno di ciò è inaccettabile.

“Le persone con tendenze perfezioniste potrebbero essere state storicamente premiate per il buon lavoro e sono condizionate a cercarlo di nuovo. Potrebbero credere che devono essere perfette per compiacere i genitori o guadagnare il rispetto della famiglia ... potrebbero avere paura del fallimento e credere di poterlo evitare essendo perfette. Oppure potrebbero aver bisogno di soddisfare aspettative non realistiche in un mondo di vite selezionate, apparentemente 'perfette', sui social media. Ma qualunque sia la causa, il perfezionismo non è un modo sano per approcciare il mondo".


Il mio defunto padre, anch'egli morto di demenza, una volta mi disse, citando qualcun altro: “La vita è come un fiume; devi studiarlo, mentre passa, quindi decidere il momento giusto per mettere i piedi in acqua". Alla diagnosi di MA, il mio medico e amico intimo, mi ha istruito: "Devi imparare a ballare con l'Alzheimer".


Essendo sempre stato un danzatore orribile, come attestano i miei amici - impacciato e senza ritmo - ho imparato nel tempo a tenere il ritmo del MA, un piede alla volta. E così è nella vita, un passo alla volta. Quindi balliamo ...

 

 

 


Fonte: Greg O'Brien in Psychology Today (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)