Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


4 Pazienti su 10 con fibrillazione atriale hanno danni cerebrali sconosciuti

4 Pazienti su 10 con fibrillazione atriale hanno danni cerebrali sconosciutiA sinistra un cuore normale, a destra uno con fibrillazione atriale, dove sono presenti percorsi elettrici anomali.

Quattro pazienti su dieci con fibrillazione atriale, ma senza storia di ictus o attacco ischemico transitorio, hanno danni cerebrali precedentemente sconosciuti, secondo i primi risultati dello Swiss Atrial Fibrillation Cohort Study (Swiss-AF) presentato sabato scorso al Congresso della Società Europea di Cardiologia 2018.


"I nostri risultati suggeriscono che il danno cerebrale non riconosciuto clinicamente può spiegare l'associazione tra demenza e fibrillazione atriale nei pazienti senza precedente ictus", ha detto il coautore senior, professore David Conen della McMaster University di Hamilton in Canada.


I pazienti con fibrillazione atriale hanno un rischio significativamente maggiore di ictus, motivo per cui la maggior parte viene trattata con anticoagulanti orali. Questo aumento del rischio di ictus è probabilmente il motivo principale per cui i pazienti con fibrillazione atriale hanno di fronte anche un aumento del rischio di disfunzione cognitiva e demenza.


Tuttavia, la relazione tra fibrillazione atriale e demenza è stata dimostrata anche tra i pazienti senza ictus precedenti, il che significa che devono essere coinvolti meccanismi aggiuntivi. Chiarire i meccanismi con cui la fibrillazione atriale aumenta il rischio di disfunzione cognitiva e demenza è un primo passo verso lo sviluppo di misure preventive.


Swiss-AF è uno studio prospettico osservazionale progettato per individuare i meccanismi del declino cognitivo nei pazienti con fibrillazione atriale. Questa analisi ha studiato la prevalenza del danno cerebrale silente nei pazienti con fibrillazione atriale.


Lo studio ha arruolato 2.415 pazienti over-65 con fibrillazione atriale tra il 2014 e il 2017 in 14 centri in Svizzera. Tutti i pazienti senza controindicazioni sono stati sottoposti a risonanza magnetica cerebrale standardizzata e le immagini sono state analizzate in un laboratorio centrale. Le scansioni erano disponibili per 1.736 pazienti. Di questi, 347 (20%) avevano una storia di ictus e / o attacco ischemico transitorio e sono stati esclusi dall'analisi.


L'analisi finale ha incluso 1.389 pazienti con fibrillazione atriale, ma nessuna storia di ictus o attacco ischemico transitorio. L'età media dei partecipanti era di 72 anni e il 26% erano donne. Le scansioni hanno mostrato che 569 (41%) pazienti avevano almeno un tipo di danno cerebrale precedentemente sconosciuto: 207 (15%) avevano un infarto cerebrale, 269 (19%) presentavano piccole emorragie cerebrali (microbolle) e 222 (16 %) avevano piccole lesioni cerebrali profonde chiamate 'lacune'.


"Quattro pazienti su dieci con fibrillazione atriale, ma nessuna storia di ictus o attacco ischemico transitorio, avevano lesioni cerebrali 'silenti' clinicamente non riconosciute", ha affermato il professor Conen. "Questo danno cerebrale potrebbe innescare un declino cognitivo".


La maggior parte dei partecipanti allo studio (1.234 - 89%) sono stati trattati con anticoagulanti orali. Il coautore Stefan Osswald dell'Ospedale Universitario di Basilea in Svizzera, ha osservato che l'analisi trasversale ha esaminato i dati in un singolo punto nel tempo e non può chiarire se gli infarti cerebrali e le altre lesioni cerebrali siano avvenute prima o dopo l'inizio della somministrazione di anticoagulanti orali. Ma ha detto: "I risultati sollevano tuttavia il problema che l'anticoagulazione orale potrebbe non prevenire tutti i danni cerebrali nei pazienti con fibrillazione atriale".


Il professor Conen ha dichiarato: "Tutti i partecipanti allo Swiss-AF sono stati sottoposti a numerosi test cognitivi. Questi dati saranno analizzati per vedere se i pazienti con lesioni cerebrali silenti hanno anche una funzione cognitiva compromessa". Collaborazioni con altri gruppi di studio aiuteranno a chiarire se questi risultati siano specifici dei pazienti con fibrillazione atriale.

 

 

 


Fonte: European Society of Cardiology (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Abstract “Prevalence of silent vascular brain lesions among patients with atrial fibrillation and no known history of stroke” presentato Sabato 25 Agosto 2018.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.