Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


I giochi per computer con attività fisica fanno bene a cervello e memoria

I videogiochi che comportano un'attività fisica migliorano in modo significativo la salute del cervello quando invecchiamo, secondo nuove ricerche condotte da esperti dell'Università di Manchester.


Gli autori dello studio, la Dott.ssa Emma Stanmore e il dott. Joseph Firth, dicono che i sistemi che utilizzano l'attività fisica per il gioco come la Wii e la Xbox Kinect possono aumentare il funzionamento del cervello delle persone con disabilità neurologica e mantenere la nostra mente sana e attiva mentre invecchiamo.


In questa che è la prima revisione delle evidenze pubblicate, i ricercatori hanno aggregato dati provenienti da 17 studi clinici che avevano esaminato gli effetti del gioco attivo sul funzionamento cognitivo di 926 persone. Lo studio è pubblicato sulla rivista Neuroscience and Biobehavioral Reviews ed è una collaborazione tra l'Università di Manchester, il King's College di Londra, la KU Leuven e l'ETH di Zurigo.


Joseph Firth ha dichiarato:

"Nell'invecchiamento è naturale un declino del funzionamento cerebrale, come la memoria, la concentrazione e la consapevolezza spaziale. Anche diverse condizioni neurologiche (come Alzheimer, Parkinson, MCI e demenza) possono ostacolare il funzionamento cognitivo delle persone e ridurre la loro capacità di funzionare nel quotidiano.

"Di recente c'è stato molto interesse nell'uso di videogiochi attivi per la riabilitazione di queste condizioni e per promuovere un invecchiamento sano. Perciò eravamo affascinati di apprendere che le evidenze disponibili dimostrano che questi tipi di giochi possono migliorare significativamente il funzionamento cognitivo complessivo ed sono particolarmente utili per l'attenzione, il funzionamento esecutivo e le capacità visuospaziali.

"I videogiochi attivi, in base alla nostra ricerca, hanno un impatto maggiore sul funzionamento del cervello rispetto alla sola attività fisica, suggerendo che i loro vantaggi sono superiori al movimento".


La dott.ssa Stanmore ha appena completato un esperimento randomizzato e controllato in 18 siti tra Manchester e Glasgow. Il test ha dimostrato che i giochi MIRA migliorano l'equilibrio, il dolore e la paura di cadere dopo 12 settimane di utilizzo. Ha detto:

"La nostra ricerca dimostra il potenziale dei videogiochi attivi, che possono essere usati in modo indipendente a casa e da remoto sotto la supervisione di terapeuti.

"I benefici cerebrali possono dipendere dal fatto che queste attività sono fisicamente impegnative, pur richiedendo concentrazione e sforzo cognitivo, con conseguenti effetti positivi per il corpo e il cervello.

"Speriamo che questa ricerca possa incoraggiare l'NHS [ndt: Servizio Sanitario Nazionale in GB] e i servizi sociali a incorporare il videogioco attivo nei loro pacchetti di supporto, come alcuni già stanno iniziando a fare".

 

 

 


Fonte: University of Manchester (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Emma Stanmore, Brendon Stubbs, Davy Vancampfort, Eling D. de Bruin, Joseph Firth.The effect of active video games on cognitive functioning in clinical and non-clinical populations: A meta-analysis of randomized controlled trials. Neuroscience & Biobehavioral Reviews, Volume 78, July 2017, Pages 34–43. DOI: 10.1016/j.neubiorev.2017.04.011

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)