Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Più casi di demenza sotto i 50 anni: una 'epidemia silenziosa' di insorgenza precoce

Le persone stanno contraendo la demenza sempre prima, sono ora più comuni quelli che hanno meno di 50 anni e ricevono la diagnosi della malattia.


Fino a venti anni fa, la demenza ad insorgenza precoce era di solito diagnosticata nei pazienti poco prima dei 70 anni, ma ora è frequente che colpisca coloro che sono anche più giovani, secondo un nuovo studio.


I ricercatori avvertono che potrebbe essere in atto una 'epidemia silenziosa' e credono che i fattori ambientali abbiano un ruolo chiave nel suo sviluppo sempre più precoce.


Anche se lo studio non ha trovato un singolo fattore responsabile della crescita, si ritiene che l'inquinamento da aerei e automobili abbia un 'ruolo importante'.


Colin Pritchard, ricercatore della Bournemouth University, ha detto al Times: "Il tasso di crescita in un tempo così breve suggerisce un'epidemia silenziosa o anche 'nascosta', in cui i fattori ambientali devono avere un ruolo importante, non solo per l'invecchiamento".


Ha poi aggiunto: "I cambiamenti ambientali negli ultimi 20 anni hanno visto aumenti nell'ambiente umano di petro-chimici (trasporto aereo, auto quadruplicate, insetticidi e maggiore campo elettromagnetico di fondo, e così via). Non si vuole fermare il mondo moderno, ma piuttosto renderlo più sicuro".


Il team ritiene che l'aumento della demenza precoce non può essere spiegato da migliori tassi di diagnosi o dal fatto che la popolazione invecchia. Il loro studio ha anche trovato che i tassi di mortalità della malattia sono alle stelle: le morti degli over-75 sono "virtualmente raddoppiate".


Usando i tassi di mortalità per tumore e i decessi legati al cuore, come fattori di controllo, i ricercatori hanno scoperto che la demenza era comunque salita notevolmente. E suggeriscono anche che le grandi campagne per la salute, come quelle di sensibilizzazione delle malattie cardiache e del cancro non erano state fatte in campo neurologico.


La loro ricerca, condotta in 20 paesi sviluppati per più di 11 anni, ha anche scoperto che la malattia è 'aumentata sproporzionatamente' in alcuni paesi occidentali nelle persone di età compresa tra 45 e 74 anni, e le donne di solito hanno un rischio più alto.


I maschi over-75 della Finlandia sono risultati essere quelli più a rischio di morire della malattia, e 19.987 per milione perdono la vita. Nel Regno Unito, il tasso di mortalità è di 6.862 per milione per gli uomini della stessa età. Per le donne britanniche over-75, 9.144 per milione hanno perso la vita.


Age UK ha detto che gli anziani possono aiutare a prevenire la malattia facendo esercizio 3-5 volte alla settimana per 30 minuti e smettendo di fumare. Le persone sono anche incoraggiate a bere con moderazione e a mangiare molta frutta e verdura fresca.


I ricercatori hanno anche suggerito che grandi campagne sanitarie, come quelle di sensibilizzazione per le malattie cardiache e del cancro, si dovrebbero ripetere per le malattie neurologiche.

 

 

 


Fonte: Alisha Rouse in Mail Online (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Colin Pritchard, Emily Rosenorn-Lanng. Neurological deaths of American adults (55–74) and the over 75's by sex compared with 20 Western countries 1989–2010: Cause for concern. Surg Neurol Int 23-Jul-2015;6:123 DOI: 10.4103/2152-7806.161420

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.