Le difficoltà con il sonno possono essere legate ad un tasso più veloce di declino del volume del cervello, secondo uno studio pubblicato on line nell'edizione del 3 settembre 2014 di Neurology, la rivista medica dell'American Academy of Neurology.
Il sonno è stato definito «governante del cervello», poichè ripara e ripristina il cervello. Lo studio è stato effettuato su 147 adulti da 20 a 84 anni. I ricercatori hanno esaminato il legame tra i disturbi del sonno (come la difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno durante la notte) ed il volume del cervello.
Tutti i partecipanti sono stati sottoposti a due scansioni cerebrali MRI, in media a 3,5 anni di distanza, prima di completare un questionario sulle loro abitudini del sonno.
Il 35 per cento dei partecipanti ha soddisfatto i criteri per una scarsa qualità del sonno, segnando una media di 8,5 punti su 21 nella valutazione del sonno. Tale valutazione esamina quanto a lungo si dorme, quanto tempo è richiesto per addormentarsi di notte, l'uso di farmaci per dormire, e altri fattori.
Lo studio ha scoperto che le difficoltà del sonno sono collegate ad una diminuzione del volume cerebrale più rapida, nei 3,5 anni dello studio, in regioni cerebrali diffuse, anche all'interno delle aree frontali, temporali e parietali. I risultati sono più pronunciati nelle persone oltre i 60 anni.
"Non sappiamo ancora se la scarsa qualità del sonno è una causa o una conseguenza dei cambiamenti nella struttura del cervello", ha detto l'autore dello studio Claire E. Sexton, DPhil, dell'Università di Oxford nel Regno Unito. "Ci sono trattamenti efficaci per i problemi del sonno, quindi la ricerca futura deve verificare se, migliorando la qualità del sonno delle persone, si può rallentare il tasso di perdita di volume cerebrale. Se questo è il caso, migliorare le abitudini del sonno delle persone potrebbe essere un modo importante per migliorare la salute del cervello".
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Lo studio è stato finanziato dal Research Council of Norway, dall'U.K. National Institute for Health Research, dal Wellcome Trust, dall'European Research Council e dalla Università di Oslo.
Fonte: American Academy of Neurology (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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