Una tesi di laurea presso l'Università di Gothenburg in Svezia, rivela che la dimensione della parte del cervello nota come ippocampo può essere legata alla futura demenza.
L'alterazione cognitiva lieve, o MCI-Mild Cognitive Impairment, è una condizione in cui sono compromesse le funzioni cognitive - anche se non così severamente come nella demenza - ed è un precursore di diversi tipi di demenza.
"Una delle sfide per l'assistenza sanitaria è individuare quali pazienti con MCI hanno un sottostante disordine di demenza, motive per cui abbiamo bisogno di nuovi strumenti per rilevare i primi segni di demenza", spiega Carl Eckerström, un ricercatore presso il Dipartimento dell'Accademia di Psichiatria e Neurochimica Sahlgrenska, e medico presso la clinica della memoria alla Sahlgrenska University Hospital.
L'atrofia dell'ippocampo è comune nell'Alzheimer. La tesi dimostra che l'ippocampo potrebbe essere danneggiato anche nella malattia dei piccoli vasi (SIVD) che, insieme con il morbo di Alzheimer, sono i due tipi più comuni di demenza. La SIVD è caratterizzata da un danno alla materia bianca del cervello, ed è considerato il più importante tipo di demenza vascolare negli anziani.
I ricercatori hanno misurato l'estensione delle modifiche alla materia bianca in 122 pazienti con MCI, e le hanno confrontate con le dimensioni del loro ippocampo. I pazienti sono stati suddivisi in due categorie - un gruppo che ha successivamente sviluppato demenza dopo due anni, e un secondo gruppo il cui stato clinico è rimasto invariato dopo due anni. C'era anche un gruppo sano di controllo. I risultati hanno dimostrato che ci può essere un nesso tra i danni alla materia bianca e una riduzione delle dimensioni dell'ippocampo, il che significa che il danno alla sostanza bianca potrebbe svolgere un ruolo in un processo che porta alla atrofia ippocampale.
"Credo che misurare l'ippocampo potrebbe essere un utile strumento clinico per indagare se una persona è nei primi stadi di demenza, siccome i nostri risultati suggeriscono che la dimensione dell'ippocampo è legata ad un deterioramento delle funzioni cognitive e demenza", spiega Eckerström.
Nota del redattore: Questo articolo non è destinato a fornire consigli medici, diagnosi o terapia.
Fonte: Questo articolo è un adattamento editoriale di personale di Science Daily di materiali forniti dall'Università di Gothenburg.
ScienceDaily, 16 novembre 2010