Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Motivare adulti sani all'attività fisica migliora la forma cardiorespiratoria

Motivare adulti sani all'attività fisica migliora la forma cardiorespiratoriaLe 'Camminate per la mente' promosse dall'Associazione Alzheimer onlus Riese Pio X, hanno lo scopo di sensibilizzare tutte le persone sull'importanza dell'attività fisica, della socializzazione, della vita all'aria aperta e al sole.Meno della metà degli adulti negli Stati Uniti soddisfa le linee guida raccomandate sull'attività fisica, stabilite dai Centers for Disease Control and Prevention.


Spesso la mancanza di attività fisica può essere associata a individui in sovrappeso e obesi, ma anche gli individui sani, di peso normale, a volte non riescono a soddisfare le linee guida sull'attività fisica.


Ora dei ricercatori della University of Missouri hanno scoperto che anche solo incoraggiare gli adulti sani ad essere più attivi fisicamente può migliorare la loro forma cardiorespiratoria (CRF).


Jo-Ana Chase, studente di dottorato della Sinclair School of Nursing della MU, ha esaminato come migliora la CRF negli adulti sani quando ricevono interventi motivazionali sull'attività fisica, come ad esempio sessioni informative, consigli da professionisti sanitari o consulenza.
"In questo studio, abbiamo esaminato l'impatto di questi tipi di interventi sull'attività fisica delle persone sane, perché questa popolazione può ancora essere interessata da malattie croniche nell'invecchiamento, e ha bisogno che le venga ricordato quanto sia importante l'attività fisica nella prevenzione delle malattie croniche", ha detto la Chase.


Sono vari gli interventi e le modalità con cui sono stati erogati; tuttavia tutti gli interventi miravano ad indurre gli individui ad essere più attivi, e ciò ha anche aiutato le persone a migliorare la loro CRF. "Le raccomandazioni ad essere più attivi non devono necessariamente provenire da un esperto di forma fisica, per migliorare i risultati della CRF e potrebbero facilmente venire da un infermiere o da un medico", ha detto la Chase. "Inoltre, questi interventi non devono richiedere molto tempo. Una conversazione veloce con un medico sembra essere efficace come un intervento più intenso, come un seminario di un giorno sui benefici di una maggiore attività di resistenza".


La Chase ha anche scoperto che, quando gli operatori sanitari raccomandano allenamenti aerobici e di resistenza come modo per mettersi in forma, la CRF migliora più di quando i pazienti sono invitati a fare solo esercizi di resistenza. "Abbiamo scoperto che gli interventi che includono raccomandazioni sia di attività aerobiche che di esercizi di resistenza, come il sollevamento pesi, sono più efficaci nel migliorare la CRF", ha detto la Chase. "Questi risultati supportano l'importanza di attenersi alle attuali linee guida nazionali sull'attività fisica, che promuovono esercizi sia aerobici che di resistenza".


La Chase ritiene inoltre che gli operatori sanitari devono raccomandare l'attività fisica a tutti i pazienti, sani o meno sani, poichè una maggiore attività fisica porterà ad una migliore CRF, che a sua volta può portare a rischi ridotti per le malattie croniche, come il diabete, le malattie cardiache e la demenza. "Questi interventi motivazionali semplici e a basso costo possono aiutare le persone ad aumentare la loro attività fisica, ma è necessaria altra ricerca per determinare esattamente la frequenza e la quantità di attività fisica di cui hanno bisogno gli individui per migliorare e mantenere la loro CRF", conclude la Chase.


Lo studio della Chase, scritto assieme a Vicki Conn, decano associato per la ricerca alla Sinclair School of Nursing della MU, è stato pubblicato in Nursing Research ed è stato finanziato dal National Institutes of Health e dal National Institute of Nursing Research.

 

 

 

 

 


Fonte: University of Missouri-Columbia.

Pubblicato da Jerett Rion in munews.missouri.edu (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.