Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Ricordarsi di ricordare: servono due processi cerebrali distinti

Pensi di fare la spesa più tardi e ti dici che devi ricordare di prendere le borse della spesa quando esci. Ed ecco, arrivi alla cassa del supermercato e ti rendi conto che hai dimenticato le borse.


Ricordarsi di ricordare (che si tratti di borse della spesa, di appuntamenti, o di assunzione di farmaci) è essenziale per la nostra vita di tutti i giorni.


Una nuova ricerca mette in luce i due distinti processi cerebrali che sono alla base di questo tipo di memoria, detta memoria prospettica. La ricerca è pubblicata su Psychological Science, una rivista della Association for Psychological Science.


Per studiare come viene elaborata la memoria prospettica nel cervello, Mark McDaniel, scienziato psicologico della Washington University di St. Louis e colleghi, hanno messo i partecipanti allo studio in uno scanner fMRI e hanno chiesto loro di premere uno di due pulsanti per indicare se una parola che appariva su uno schermo appartenesse alla categoria indicata. Oltre a questa attività continua, ai partecipanti è stato chiesto di cercare di ricordare di premere un terzo pulsante ogni volta che appariva un obiettivo speciale. Il compito è stato progettato per sfruttare la memoria prospettica dei partecipanti, o la loro capacità di ricordare di fare determinate azioni in risposta a specifici eventi futuri.


Quando McDaniel e colleghi hanno analizzato i dati fMRI, hanno osservato l'apparizione di due schemi di attivazione cerebrale distinti, quando i partecipanti hanno premuto correttamente il terzo pulsante sull'obiettivo particolare.


Quando il bersaglio speciale non era rilevante per l'attività in corso (ad esempio una sillaba come "tor") i partecipanti sembravano contare sui processi cerebrali alto-basso supportati dalla corteccia prefrontale. Per rispondere correttamente quando la sillaba speciale lampeggiava sullo schermo, i partecipanti dovevano mantenere la loro attenzione e tenere monitorata l'apparizione della sillaba speciale per tutta la durata dell'attività. Nello scenario della borsa del supermercato, questo equivarebbe a ricordare di portare le borse ricordando costantemente a se stessi che non si possono dimenticare.


Quando il bersaglio speciale era parte integrante dell'attività continua (ad esempio una parola intera come "tavolo") i partecipanti attivavano un diverso insieme di regioni del cervello, e non mostravano una attivazione sostenuta in queste regioni. I risultati suggeriscono che ricordare cosa fare quando l'obiettivo speciale è una parola intera non richiede lo stesso tipo di controllo alto-basso. Al contrario, la parola bersaglio sembra agire come stimolo ambientale che spinge i partecipanti a dare la risposta appropriata - come ricordare a se stessi di portare le borse della spesa lasciandole vicino alla porta d'ingresso.


"Questi risultati suggeriscono che la gente potrebbe usare diverse strategie per svolgere i compiti della memoria prospettica", dice McDaniel che, con i colleghi, sta continuando la ricerca su questo tipo di memoria, esaminando come questo fenomeno potrebbe cambiare con l'età.


Hanno collaborato alla ricerca Pamela LaMontagne, Michael Scullin, Todd Braver della Washington University di St. Louis, e Stefanie Beck della Technische Universität Dresden. La ricerca è stata finanziata dal National Institute on Aging, dall'Institute of Clinical and Translation Sciences della Washington University, dal National Center for Advancing Translational Sciences e dalla German Science Foundation.

 

 

 

 

 


Fonte:Association for Psychological Science.

Riferimento: M. A. McDaniel, P. LaMontagne, S. M. Beck, M. K. Scullin, T. S. Braver. Dissociable Neural Routes to Successful Prospective Memory. Psychological Science, 2013; DOI: 10.1177/0956797613481233

Pubblicato in Science Daily (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.