Stanco? Scienziati hanno scoperto un altro possibile beneficio da una notte di riposo e di sonno ininterrotto.
Secondo un nuovo studio condotto da ricercatori della Scuola Bloomberg di Sanità Pubblica della Johns Hopkins, il sonno frammentato o interrotto può predire il futuro inserimento in una casa di riposo o struttura di assistenza.
Lo studio appare nel numero di luglio 2012 del Journal of the American GeriatricsSociety e delinea l'associazione tra sonno obiettivamente misurato e la successiva istituzionalizzazione per le donne anziane.
"I disturbi del sonno sono comuni nelle persone anziane", ha detto Adam Spira, PhD, autore principale dello studio e assistente professore al Dipartimento di Salute Mentale della Scuola Bloomberg. "I nostri risultati mostrano che tra le donne anziane che vivono in casa, il sonno più frammentato è associato ad un rischio maggiore di essere collocate in una casa di riposo. Abbiamo scoperto che, rispetto alle donne con sonno meno frammentato, coloro che trascorrono la maggior parte del tempo sveglie dopo essersi inizialmente addormentate, hanno una probabilità circa 3 volte maggiore di essere trasferite in una casa di cura. Gli individui con il rendimento più basso del sonno (coloro che trascorrono la parte minore del loro tempo a letto dormendo veramente) hanno circa 3 volte di più probabilità di collocamento in casa di cura". Gli autori hanno trovato modelli simili di associazione tra disturbi del sonno e collocazione in case di cura personale, come le strutture di assistenza, ma la durata del sonno di per sé non aveva previsto la collocazione in uno di questi ambienti.
Secondo i Centers for Disease Control and Prevention, l'insufficienza di sonno è associata ad un certo numero di malattie croniche e condizioni - come il diabete, le malattie cardiovascolari, l'obesità e la depressione. Inoltre, sonno insufficiente è associato all'insorgenza di molte malattie ed è responsabile di incidenti stradali e con macchinari. Precedenti studi hanno collegato il sonno disturbato con la disabilità negli anziani e con il deterioramento nelle attività della vita quotidiana e nella mobilità.
Utilizzando uno studio prospettico di coorte, i ricercatori hanno misurato il sonno delle donne con un'età media di 83 anni, provenienti dallo Studio di Fratture Osteoporotiche. Alle partecipanti è stato chiesto di indossare un "actigraph" sul loro polso non-dominante per almeno tre giorni. Questi dispositivi registrano il movimento, e i dati risultanti possono essere utilizzati per caratterizzare i modelli di sonno e veglia. Sono state acquisite anche le informazioni demografiche, nonché il luogo di residenza, durante il colloquio iniziale e al follow-up dopo 5 anni. Anche se diversi studi precedenti avevano esaminato il legame tra disturbi del sonno e il collocamento in casa di cura, questi studi hanno chiesto alle partecipanti circa il sonno piuttosto che raccogliere dati oggettivi del sonno.
"Nonostante la crescente letteratura sui disturbi del sonno e disabilità, prima della nostra ricerca si sapeva molto poco sull'associazione tra disturbi del sonno negli anziani e rischio di posizionamento a lungo termine in strutture di assistenza. La maggiore frammentazione del sonno è associata ad un rischio maggiore di collocamento in una casa di cura o casa di assistenza personale 5 anni più tardi, dopo aver considerto un certo numero di potenziali fattori confondenti", ha detto Kristine Yaffe, MD, autore senior dello studio e professore di Psichiatria, Neurologia, ed Epidemiologia e Biostatistica all'University of California in San Francisco.
Spira aggiunge: "E' importante ricordare che questo è uno studio osservazionale, quindi i nostri risultati non possono dimostrare un nesso conclusivo di causalità tra disturbi del sonno e posizionamento a lungo termine in strutture di assistenza. Abbiamo bisogno di più ricerca per spiegare come i disturbi del sonno possono portare a questo risultato, e se si può prevenire con interventi per migliorare il sonno".
La ricerca è stata finanziata in parte dal National Institute on Aging e dal National Institutes of Health.
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Fonte: Materiale della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health.
Riferimento: Adam P. Spira, Kenneth Covinsky, George W. Rebok, Katie L. Stone, Susan Redline, Kristine Yaffe. Objectively Measured Sleep Quality and Nursing Home Placement in Older Women. Journal of the American Geriatrics Society, 2012; 60 (7): 1237 DOI: 10.1111/j.1532-5415.2012.04044.x.
Pubblicato in ScienceDaily il 19 Luglio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.
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