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Nuovo farmaco Alzheimer punta i grovigli tau

Ricercatori hanno trovato che il trattamento con l'anticorpo monoclonale bapineuzumab ha ridotto in modo significativo i livelli di tau fosforilata (P-tau) nel liquido cerebrospinale dei pazienti di Alzheimer.

Il rapporto afferma che in una analisi combinata di due precedenti studi di fase II, i livelli di P-tau sono scesi in modo significativo per quelli che assumevano bapineuzumab rispetto ai controlli (P = 0,03), e c'era anche una tendenza verso una diminuzione dei livelli di tau-totale in questi pazienti.


L'autore è Kaj Blennow, MD, PhD, della University of Gothenburg in Svezia, e colleghi, ed è riportato online in Archives of Neurology. Tuttavia, con sono stati rilevati cambiamenti nei livelli di beta-amiloide del liquido cerebrospinale (CSF), la proteina che il bapineuzumab punta a rimuovere dal cervello. I risultati possono indicare che l'anticorpo monoclonale ha alcuni effetti a valle sul processo degenerativo, ma non è chiaro se questi effetti si traducono in miglioramenti clinici, hanno detto i ricercatori.


Il Bapineuzumab è un anticorpo sperimentale anti beta-amiloide, una placca proteica che si accumula, insieme con i grovigli neurofibrillari (tau), nel cervello dei malati di Alzheimer. I pazienti di Alzheimer in genere hanno livelli di beta-amiloide più bassi nel liquido CSF, mentre i livelli delle proteine tau sono maggiori nel liquido cerebrospinale.


Il farmaco è ancora in fase di valutazione in uno studio di fase III e ha già avuto alcune battute d'arresto, a causa delle questioni dei collegamenti con le anomalie nelle scansioni del beta-amiloide dell'edema (ARIA-E) che ha portato all' eliminazione dallo studio della dose più alta dell'agente. Per valutare gli effetti del bapineuzumab sui biomarcatori CSF, Blennow e colleghi hanno condotto l'analisi esplorativa post-hoc di due studi di fase II, randomizzati, in doppio cieco, controllati con placebo, ciascuno lungo un anno, che coinvolgevano un totale di 46 pazienti dagli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Finlandia, con Alzheimer da lieve a moderato. 27 pazienti in totale hanno avuto il bapineuzumab, mentre 19 hanno ricevuto placebo.


I ricercatori hanno scoperto un significativo calo della P-tau nel CSF rispetto al basale (-9,9 pg / mL, p = 0,001) ma nessun cambiamento nei livelli del gruppo placebo, una differenza significativa tra i gruppi (P = 0,03). I ricercatori hanno detto che, mentre i livelli del tau totale (T-tau) nel liquido cerebrospinale sono diminuiti in modo significativo nei pazienti trattati (-72,3 pg / mL, p = 0,03) con una differenza significativa rispetto al basale nel gruppo placebo, la differenza tra i due gruppi non è stata significativa, ma ha solo indicato una tendenza (P = 0,09).


Blennow e colleghi hanno scritto che il declino dei livelli di P-tau possono riflettere una diminuzione nella formazione dei grovigli tau nel cervello. "Questi risultati possono indicare effetti a valle del trattamento con bapineuzumab sul processo degenerativo", hanno scritto. Tuttavia, non c'erano differenze chiare sui livelli liquorali di beta amiloide. Questo può essere dovuto alla liquidazione del beta-amiloide corticale attraverso altre vie, hanno detto, o al legame del beta-amiloide all'anticorpo può mascherare un cambiamento nei livelli della proteina nel CSF.


Nel complesso, hanno avvertito che non è chiaro se i cambiamenti osservati nei livelli di tau nel liquido cerebrospinale in realtà si correlano a un beneficio clinico. Essi hanno inoltre osservato che lo studio è limitato, perché si basa su un'analisi combinata di due studi precedenti. Lo studio è stato finanziato dalla Elan e dalla Pfizer. I ricercatori hanno segnalato rapporti finanziari con Elan, Pfizer, Janssen, che ha acquisito Elan, AstraZeneca, Athena, Avid-Lilly, Baxter, Bristol-Myers Squibb, Eisai, Sanofi, Medivation, Merck-Serono, Bayer, GE, Genentech, Adamas, American Life Science Pharmaceuticals, Biogen-Idec, Helicon, Eli Lilly, Intellect Neurosciences, Johnson & Johnson, e Teva. Alcuni co-autori sono dipendenti di Janssen e Pfizer.

 

 

 

 

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Fonte: Archives of Neurology

Riferimento: Blennow K, et al "Effect of immunotherapy with bapineuzumab on cerebrospinal fluid biomarker levels in patients with mild to moderate Alzheimer disease" Arch Neurol 2012; DOI: 10.1001/archneurol.2012.90.

Scritto da Kristina Fiore, rivisto da Robert Jasmer, MD, Professore Associato di Medicina Clinica, Università di California, San Francisco.

Pubblicato in MedPage Today il 2 Aprile 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

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