Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Spray nasale elimina le proteine ​​legate all'Alzheimer, nei topi

Nasal Spray

Scienziati della University of Texas hanno sviluppato uno spray nasale in grado di rimuovere le proteine ​​nel cervello associate al morbo di Alzheimer (MA), perlomeno nei topi.


Ci sono due proteine ​​implicate nel MA: amiloide e tau. La maggior parte dei farmaci, inclusi quelli recentemente approvati dalla FDA, si concentra sulla rimozione dell'amiloide. Finora, quindi, si è data poca attenzione alla rimozione dei 'grovigli' di tau, ma il nuovo spray nasale si concentra proprio su questa proteina.


In un cervello sano, la tau, tra le altre cose, aiuta a mantenere la struttura di supporto dei neuroni (cellule cerebrali). Nel MA e in altre malattie neurodegenerative, queste proteine ​​si accumulano all'interno delle cellule, si attorcigliano in modo anomalo e formano strutture simili a fili chiamate 'grovigli neurofibrillari'. Questi grovigli non vengono eliminati correttamente dai normali processi di rimozione dei rifiuti del cervello, il che causa danni alle cellule e la loro morte, e perdita di memoria.


Pertanto, puntare la tau può essere un trattamento efficace per diverse malattie neurodegenerative, come il MA, la demenza frontotemporale, la demenza da corpi di Lewy e la paralisi sopranucleare progressiva.


Come accennato sopra, il MA non è associato solo all'accumulo di tau all'interno dei neuroni, ma anche all'accumulo di placche amiloidi tra i neuroni, che porta alla loro morte. Finora, la maggior parte dei trattamenti per il MA ha puntato alla rimozione di amiloide dal cervello, compresi i farmaci lecanemab e donanemab approvati in USA, ma non per l'Europa.


Negli studi clinici, lecanemab e donanemab sono stati efficaci nel rallentare la progressione del declino cognitivo, e tuttavia ci sono molte limitazioni, tra cui l'accessibilità, il prezzo e il fatto che sono efficaci solo in una fase diagnostica iniziale [e in mancanza di comorbidità]. Alcuni sostengono che il rallentamento della progressione della malattia è così esile che non sarebbe notato da chi ha il MA iniziale. E nessuno sa se tale rallentamento è sostenuto a lungo termine.


Sfortunatamente, i trattamenti che puntano la tau si sono dimostrati meno efficaci negli esperimenti umani. Fino a poco tempo fa, questi trattamenti sperimentali hanno avuto difficoltà a penetrare nelle parti del neurone in cui si accumula la tau. Ricorda, l'amiloide si accumula fuori del neurone, la tau all'interno.

 

Efficace nei topi

I ricercatori dell'Università del Texas hanno sviluppato uno spray nasale innovativo che ha mostrato risultati positivi nel ridurre l'accumulo di tau e migliorare la memoria nei topi anziani modello di malattie neurodegenerative. I ricercatori hanno prima ottimizzato anticorpi (proteine ​​create dal sistema immunitario) che si agganciano alle proteine ​​tau e le eliminano.


Ci sono riusciti aggiungendo anticorpi in piastre di Petri che contenevano tessuto nervoso umano con proteine ​​tau. Una volta identificato l'anticorpo più efficace per puntare la tau (chiamato TTCM2), i ricercatori hanno confezionato gli anticorpi in piccole bolle di grassi (lipidi), abbastanza piccole da passare attraverso la barriera emato-encefalica ed entrare nei neuroni.


Oltrepassare la barriera emato-encefalica era la difficoltà più grande nel puntare la tau e i grovigli. Una volta nel cervello, lo strato esterno della bolla si dissolve, rilasciando gli anticorpi e eliminando l'accumulo di tau. A scopi terapeutici, questo anticorpo altamente efficace è stato sciolto in una soluzione liquida e iniettato con uno spray nasale nei topi modello di MA.


I risultati hanno mostrato che una singola dose di questo spray nasale nei topi anziani con MA ha ridotto significativamente l'accumulo di tau nel cervello. Gli stessi risultati si sono avuti applicando lo spray ai campioni di tessuto nervoso umano. Lo spray nasale ha anche mostrato miglioramenti significativi nella memoria e nella cognizione in questi topi, verificati con il nuovo test di riconoscimento oggetti, che accerta se i topi distinguono un oggetto nuovo da uno familiare.


Mentre tutto questo sembra molto entusiasmante, è importante considerare che questa ricerca deve ancora essere testata sull'uomo; i topi sono modelli preziosi per lo studio di potenziali trattamenti, ma ci sono differenze significative tra topi e umani. Circa il 70% dei farmaci nella 'fase preclinica' (prima che un trattamento venga testato sull'uomo) non arriva agli esperimenti umani. Il tasso di successo durante i test nell'uomo ('studi clinici') è ancora inferiore: 9 farmaci su 10 non arrivano al mercato.


Detto ciò, questo metodo di spruzzo nasale apre la strada all'introduzione non invasiva di anticorpi tau direttamente nel cervello, con un potenziale promettente per il trattamento di varie malattie neurodegenerative colpite dall'accumulo di tau.

 

 

 


Fonte: Rahul Sidhu (dottorando in neuroscienze, University of Sheffield) in Conversation (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: S Gaikwad et al. Nasal tau immunotherapy clears intracellular tau pathology and improves cognitive functions in aged tauopathy mice. Sci. Transl. Med., 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)