Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Dana Territo: Usa i 5 sensi per connetterti al paziente man mano che l'Alzheimer avanza

Soprattutto durante le vacanze, come posso connettermi con qualcuno che ha l'Alzheimer in fase avanzata?

elderly friends playing petanque Image by Freepik

Man mano che il morbo di Alzheimer (MA) avanza alla fase grave, ci sono ancora modi con cui puoi connetterti personalmente con l'individuo interessato. C'è un malinteso comune che un individuo con MA avanzato sia perso per la malattia, ma non è così.


Quell'individuo è ancora la stessa persona, ma con abilità limitate, e quelle cose che compongono il nucleo proprio del suo essere sono ancora lì. Le capacità sensoriali sono spesso ancora intatte in tutta la malattia e puoi ancora avere attività significative coinvolgendo i 5 sensi.

  1. Le luci natalizie appese in casa o nel suo spazio di vita personale possono fornire una certa stimolazione visiva. (Non devono essere intermittenti, perché questo può causare fastidio e ansia). Mostra opere d'arte creative, raccogli alcune foglie autunnali e, se possibile, portalo fuori a osservare l'ambiente.

  2. La stimolazione uditiva può essere divertente e utile. I suoni della natura e la musica che hanno qualche significato per l'individuo possono sollevare il suo umore e anche renderlo più reattivo a te. E, durante le festività natalizie, la musica può riportare ricordi piacevoli, quindi condividi insieme le melodie di Natale preferite della persona cara, oltre a cantarle assieme.

  3. Alcuni dei nostri ricordi più forti sono legati al senso dell'olfatto, ma purtroppo odore e sapore si deteriorano naturalmente con l'età. Diffondi aromi stimolanti durante le feste, come l'odore di un albero di Natale, o cucina le ricette più apprezzate e consenti a quegli aromi rievocativi di riempire la stanza.
    Fai massaggi delicati a mano usando le fragranze della stagione. Crea un impacco caldo o freddo per il viso immergendo un panno in acqua con profumi delle feste in forma di olio essenziale come pino, cannella, noce moscata, anice, limone, legno di cedro, menta piperita o incenso. Ricorda, però, di non applicare mai oli essenziali direttamente sulla pelle; oli come cocco, mandorla o avocado dovrebbero essere sempre diluiti.
    Inoltre, un diffusore aromatico nella stanza può promuovere profumi stagionali che stimoleranno il senso dell'olfatto dell'individuo.

  4. Anche il senso del gusto può ricordarci feste e tradizioni speciali. Attingi a quei cibi che erano così amati dall'individuo intorno a Natale. Ad esempio, l'individuo ha realizzato casette di pan di zenzero? In tal caso, ad esempio, l'odore e il gusto del pan di zenzero innesterebbero quei ricordi particolari. Lavora con prelibatezze, come bastoncini dolci, cioccolatini, contorni favoriti e/o dessert della stagione, coerentemente con la capacità dell'individuo di mangiare senza difficoltà a deglutire.

  5. Per il senso del tatto, cerca cose che hanno trame e forme e, se usi un tema o un'attività di Natale, consenti all'individuo di toccare e tenere cose come ornamenti, coni di pino, ghirlande o utensili da cucina. Oppure, può pettinare i capelli, accarezzare un animale domestico o semplicemente tenere in mano una coperta pelosa o un cuscino.


Durante questa fase avanzata del MA, ridi, canta canti natalizi insieme, prega. Il caregiver, tenendosi in contatto con l'individuo interessato attraverso i cinque sensi, non solo può continuare la relazione amorevole, ma soprattutto, sta impegnando il senso di sé e riconoscendo a quell'individuo onore, rispetto e dignità.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)