Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Sarà questo il test del sangue che rivoluzionerà la diagnosi di demenza?

Esya Labs Co foundersDivya Wankat e Yamuna Krishnan, co-fondatrici di Esya Labs.

Ogni 3,2 secondi a qualcuno nel mondo viene diagnosticata una demenza. Circa 46,8 milioni di persone hanno questa malattia e si stima che entro il 2050 questo numero supererà il doppio, 152 milioni di persone. Attualmente non esiste una cura per il morbo di Alzheimer (MA) o per altri tipi di demenza.


La diagnosi è complicata e sono necessari una serie di test per ottenerla. Nel momento in cui vengono effettuati questi test, di solito l'individuo ha già evidenti i segni della demenza e il danno è già fatto.


Oggi non esiste un singolo test per diagnosticare con precisione il MA. Una valutazione clinica per  la sua diagnosi è in gran parte ancora un processo di esclusione e comporta una combinazione di test, come test neuropsicologici, scansione cerebrale, test genetici, test del liquido spinale e PET dell'amiloide.


Questo rappresenta un ostacolo significativo non solo per la diagnosi, ma anche per lo sviluppo di farmaci. Per trovare una cura per il MA, i ricercatori devono sapere quanto sono efficaci i farmaci per arrestare e potenzialmente invertire la malattia. Un passo importante verso il raggiungimento di questo obiettivo è identificare un kit di 'biomarcatori' non invasivi per diagnosticare la demenza, misurare la progressione della malattia e monitorare l'efficacia di nuovi farmaci terapeutici.


Questo è ciò su cui stanno lavorando Dhivya Venkat e Dr Yamuna Krishnan, cofondatrici di Esya Labs. La dott.ssa Krishnan è professore di chimica e ricercatrice sul cervello all'Università di Chicago. È stata pioniera nell'applicazione della nanotecnologia del DNA per le scansioni dal vivo ed è la donna più giovane della storia a vincere il più alto riconoscimento scientifico dell'India: il premio Bhatnagar per le scienze chimiche.


La missione di Esya Labs è rivoluzionare il modo in cui vengono attualmente diagnosticate le malattie neurodegenerative come la demenza, costruendo una diagnostica di precisione attraverso la loro rivoluzionaria nanotecnologia a scansione cellulare per un'identificazione precoce e accurata, ben prima che i sintomi della malattia si manifestino fisicamente.


Il loro scopo è consentire al trattamento di iniziare prima che ci sia un danno, dando così al paziente un risultato migliore. Dopo sette anni di ricerca e circa $ 8 milioni di fondi ricevuti, la Esya, che ha sede a Chicago nell'Illinois, ha aperto la strada a una tecnologia brevettata che è un potenziale punto di svolta in questo spazio.

 

Come funziona?

Attraverso un semplice esame del sangue o una biopsia cutanea, usando i dispositivi brevettati del DNA, la Esya Labs può misurare e monitorare la progressione di una malattia neurocognitiva (ad esempio il MA) e assistere le aziende farmaceutiche nello sviluppo di farmaci, quantificando la risposta dei pazienti a un trattamento. Ciò significa che possono facilitare la medicina personalizzata, pre-valutando il trattamento più adatto per i singoli pazienti.


La tecnologia di Esya è stata progettata usando filamenti di DNA come elementi costitutivi per creare sensori di DNA. I loro nanodispositivi brevettati sono essenzialmente filamenti di DNA uniti insieme che contengono dispositivi di misurazione per prodotti chimici specifici.


Dhivya Venkat, CEO di Esya Labs, spiega:

"Usiamo questo per interrogare le cellule viventi in coltura e capire come funzionano le cellule. Con la nostra tecnologia dei sensori immaginiamo le sostanze chimiche chiave all'interno del lisosoma, costruendo un kit di biomarcatori non invasivi per diagnosticare malattie neurodegenerative fin dal primo stadio.

"I biomarcatori sono un insieme di firme chimiche che ti permettono di identificare in modo univoco la malattia e possono anche dirti come qualcuno risponde a un trattamento per la malattia. I nostri biomarcatori misurano il pH e i relativi livelli di ioni come calcio, cloruro, potassio, ecc., all'interno degli organelli di cellule ottenute attraverso un prelievo di sangue o una biopsia cutanea dal paziente.

"Proprio come gli organi del corpo svolgono funzioni specifiche per il corpo, gli organelli delle cellule svolgono funzioni specifiche per le cellule. Monitorando gli organelli di una cellula, possiamo dire quando si verificano malfunzionamenti e quali malattie inizieranno a manifestarsi come risultato.

"Il nostro toolkit di biomarcatori delinea il lisosoma, un organello che numerosi studi hanno collegato ai disturbi neurocognitivi. Con la nostra tecnologia brevettata, speriamo di diagnosticare l'insorgenza precoce del MA e lavorare in collaborazione con aziende terapeutiche per facilitare lo sviluppo di farmaci e, infine, l'assistenza sanitaria personalizzata".


La Venkat afferma che sono stati completati gli esperimenti iniziali della tecnologia di Esya per le malattie lisosomiali e il MA. E aggiunge:

"In seguito ai risultati eccezionali del nostro studio pilota, possiamo già vedere differenze nei pazienti che hanno manifestato il MA a causa di mutazioni genetiche diverse.Vogliamo espandere questo set di dati per includere un campione più grande e poter seguire i pazienti nel tempo. Stiamo costruendo partnership con le società di scoperta dei farmaci di MA e usare la nostra tecnologia per facilitare lo sviluppo terapeutico".


La Esya Labs ha un orizzonte temporale ambizioso, sperando che tra 3 anni, a seguito di tutte le approvazioni normative, i loro biomarcatori diagnostici saranno sul mercato.


Nonostante la crescente domanda di un farmaco efficace per curare il MA, sono passati quasi due decenni dall'approvazione dell'ultimo nuovo farmaco per il morbo. L'unico modo attuale per diagnosticare in modo definitivo il MA è dopo la morte, attraverso l'autopsia del tessuto cerebrale combinata con la storia clinica. La speranza è che i biomarcatori di Esya irrompano su un mercato che vuole diagnosi precise e nuovi farmaci.

 

 

 


Fonte: Serena Oppenheim in Forbes (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)