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La molecola neuroprotettiva che potrebbe migliorare memoria e cognizione, e ridurre l'Alzheimer

La molecola neuroprotettiva che potrebbe migliorare memoria e cognizione, e ridurre l'AlzheimerLa grafica mostra come l'attivatore SERCA può migliorare la memoria e la cognizione per i malati di Alzheimer preservando l'equilibrio degli ioni di calcio nei neuroni. (Fonte: Neurodon)

Una ricercatrice della Purdue University, insieme a una startup del Purdue Research Park dell'Indiana nord-occidentale (NWI), hanno pubblicato uno studio in Bioorganic & Medicinal Chemistry Letters che identifica un attivatore SERCA di piccole molecole che può migliorare la memoria e la cognizione.


Nei [topi] modelli del morbo di Alzheimer (MA), l'attivatore SERCA promette di ridurre lo stress cellulare e prevenire la perdita di cellule nei neuroni. La molecola corregge l'equilibrio degli ioni di calcio delle cellule e rappresenta una nuova strategia terapeutica per lo sviluppo di farmaci anti neurodegenerazione.


"Abbiamo identificato un composto che potrebbe rallentare terapeuticamente o arrestare il MA, dimostra la capacità di attraversare la barriera emato-encefalica, fornisce una buona biodisponibilità e non causa effetti indesiderati non identificabili", ha detto Katie Krajnak, co-autrice, della Purdue University Northwest.


Il coautore Russell Dahl, amministratore delegato di Neurodon LLC, ha detto: "Siamo interessati alle condizioni neurodegenerative come il MA e il Parkinson. La perdita di cellule cerebrali si verifica quando viene rotto l'equilibrio del calcio delle cellule. Ci concentriamo sulla correzione della gestione del calcio intracellulare, sviluppando molecole che prendono di mira proteine ​​di manipolazione del calcio, come la SERCA".


Nello studio, Dahl e la Krajnak hanno studiato come un attivatore SERCA influenza la neurodegenerazione. Il team si è concentrato su due argomenti, memoria / cognizione e massa delle cellule cerebrali, che sono standard negli studi pre-clinici sul MA.


Dahl e la Krajnak hanno scoperto che la loro molecola preserva la massa delle cellule cerebrali e aumenta la memoria nei soggetti trattati. Lo studio dettaglia una serie di test, incluso il test del labirinto d'acqua per la memoria, e illustra la capacità di neuroprotezione della molecola dell'attivatore SERCA.


"Il nostro obiettivo è creare molecole che raggiungano il loro obiettivo e fungano da protettori contro le lesioni cellulari", ha affermato Dahl. "Attualmente non ci sono farmaci approvati che rallentano o fermano la neurodegenerazione. Il nostro prodotto finale porterebbe a termine questa impresa e porterà la medicina alle cliniche".

Da notare che:

Lo studio si è svolto sui topi, e finora NESSUN farmaco che aveva funzionato sui topi ha poi avuto effetti positivi sui pazienti umani di Alzheimer.


In uno studio precedente, l'attivatore SERCA ha anche prodotto una riduzione del 60% nelle placche cerebrali del MA, un effetto collaterale del trattamento. L'attuale studio conferma ulteriormente questi risultati dimostrando che la molecola tratta anche i sintomi prevalenti del MA.


"Potremmo finalmente avere una terapia che modifica il MA", ha detto la Krajnak. "Questa molecola ha la capacità di salvare le cellule dall'apoptosi o dalla morte cellulare. Prevenire la morte cellulare può anche prevenire un'ulteriore atrofia cerebrale e perdita di memoria che accompagna la malattia".

 

 

 


Fonte: Kelsey Henry in Purdue University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Katherine Krajnak, Russell Dahl. A new target for Alzheimer’s disease: A small molecule SERCA activator is neuroprotective in vitro and improves memory and cognition in APP/PS1 mice. Bioorganic & Medicinal Chemistry Letters, 2018; 28 (9): 1591 DOI: 10.1016/j.bmcl.2018.03.052

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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