Ricerche

Una ricerca ha svelato cellule che abbracciano i due emisferi cerebrali per coordinare l'attività nei centri di elaborazione visiva e mostra che l'Alzheimer degrada la loro struttura e quindi la loro funzione.Un nuovo studio del MIT ha rivelato che il...

Dovremmo fare un po' di esercizio ogni giorno o poche sessioni più lunghe alla settimana? Sembra che un approccio sia molto più vantaggioso dell'altro.Quindi ... dovrei allenarmi un po' ogni giorno o una volta alla settimana più a lungo? È un dilemma...

I risultati dello studio aprono una potenziale nuova strada per terapie volte a contrastare le neurodegenerazioni.Anche se si conosce da tempo il ruolo della barriera emato-encefalica per mantenere un controllo preciso sulle molecole che possono entrare...

Nuove diagnosi di disturbi che includono psicosi, demenza, convulsioni e 'nebbia cerebrale' rimangono più comuni due anni dopo il Covid-19, rispetto ad altre infezioni respiratorie, mentre i maggiori rischi di depressione e ansia dopo il Covid-19 sono di...

Ricercatori dell'Università di Tsukuba hanno scoperto che combinando diversi caratteristiche del disegno si può migliorare l'accuratezza nell'identificare le persone con disturbi cognitivi in base ai loro comportamenti di disegno.Nelle persone con declino...

Una raccolta speciale di articoli nel Journal of Alzheimer’s Disease cerca di mappare la sovra-eccitabilità cerebrale alla base della disregolazione della vigilanza e del ciclo del sonno-veglia nei pazienti con morbo di Alzheimer (MA), usando tecniche...

Nella riduzione delle onde ad alta frequenza prodotte dal cervello, fondamentali per le funzioni mnesiche, un possibile biomarcatore per predire il decorso della malattia e, potenzialmente, intervenire con la stimolazione cognitiva o la Stimolazione Magnetica...

Nuova tecnologia CRISPR rimette in pista le microglia malate.La scoperta del modo di cambiare le cellule cerebrali danneggiate da uno stato malato a uno sano presenta un nuovo percorso potenziale per trattare il morbo di Alzheimer (MA) e altre forme di...

Dalle azioni quotidiane come camminare e parlare, ai talenti di eccellenza atletica o scolastica, il cervello acquisisce costantemente informazioni per generare questi incredibili comportamenti.Una delle domande fondamentali della neuroscienza rimane...

Uno dei più grandi sforzi che si stanno compiendo a livello mondiale è la ricerca di nuovi farmaci neuroprotettivi, capaci di prevenire o rallentare la progressione di patologie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer (MA). Una nuova tecnica di...

Se sei mai rimasto sveglio fino a tardi, commentando con rabbia i post di Twitter, mangiando mezzo chilo di gelato, finendo un'altra bottiglia di vino o semplicemente sentendoti miserevole, potresti identificarti con l'ipotesi Mind After Midnight (Mente...

Gli autori di un nuovo studio, pubblicato su Neurology, affermano che gli anziani che si impegnano nell’auto-riflessione possono avere un rischio ridotto di demenza. La prima autrice Harriet Demnitz-King, dottoranda di psichiatria alla University College...

Le attività del tempo libero, come leggere un libro, fare yoga e trascorrere del tempo con familiari e amici, possono aiutare a ridurre il rischio di demenza, secondo una nuova meta-analisi pubblicata il 10 agosto 2022 su Neurology®. La meta-analisi ha...

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University di New Orleans, riferisce per la prima volta un percorso che inizia nell'intestino e termina con una potente tossina pro-infiammatoria nelle cellule del cervello, che...

Il rischio di demenza è più alto anche quando non ci sono stati fibrillazione atriale e ictus, due fattori di rischio noti per la demenza.Le anomalie strutturali o funzionali all'interno dell'atrio sinistro del cuore, con o senza sintomi, possono...

Il morbo di Alzheimer (MA), una condizione neurodegenerativa caratterizzata da deterioramento cognitivo e comportamentale, si stima che sia alla base dell'80% dei casi di demenza (1). Le previsioni indicano che oltre 140 milioni di individui in tutto il...

Sebbene l'Aduhelm, un anticorpo monoclonale che punta l'amiloide-beta (Aβ), sia diventato da poco più di un anno il primo farmaco approvato dalla FDA degli Stati Uniti per il morbo di Alzheimer (MA), in base alla sua capacità di ridurre il carico di...

I ricercatori del Mount Sinai di New York sono arrivati a comprendere come non mai i macchinari genetici e molecolari delle microglia umane, le cellule immunitarie che risiedono nel cervello, che potrebbero fornire preziose informazioni sul loro...

Anche un'attività fisica moderata ha un effetto positivo sul cervello. I ricercatori del DZNE hanno scoperto che alcune aree del cervello sono più grandi negli individui fisicamente attivi. In particolare, sono le regioni cerebrali che richiedono più ossigeno...

La malattia dei vasi sanguigni microscopici che alimentano la sostanza bianca del nostro cervello è associata a una funzione cognitiva peggiore e a deficit di memoria negli individui con morbo di Alzheimer (MA), riferiscono degli scienziati."Il...