Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Team di ricerca scopre un farmaco potenziale per l'Alzheimer

1451982080574

Un team di ricerca della University of Arkansas for Medical Sciences (UAMS) guidato da Sue Griffin PhD ha scoperto un nuovo farmaco potenziale per prevenire il morbo di Alzheimer (MA) nelle persone con il cosiddetto gene di MA. I risultati sono stati pubblicati su Coomunications Biology e includono scoperte di un obiettivo puntabile da farmaci e un medicinale candidato, realizzato da Meenakshisundaram Balasubramaniam PhD, il primo autore dello studio.

Si stima che il 50-65% delle persone con MA abbia ereditato il gene del MA, l'apolipoproteina E4 (ApoEε4), da uno o entrambi i genitori. Circa il 25% delle persone ha una copia di ApoEε4 e ha il triplo delle probabilità di sviluppare la malattia. Quelli con due copie (una da ciascun genitore) rappresentano il 2-3% della popolazione e hanno 12-15 volte più probabilità di sviluppare il MA.

La Griffin ha detto che il suo team sembra essere il primo per nuove scoperte legate ai farmaci proprio come lo è stato nel 2018 a mostrare che l'ApoEε4 impedisce alle cellule cerebrali di smaltire i prodotti di scarto, processo definito 'autofagia lisosomiale'. Tale interruzione dell'autofagia in coloro che ereditano l'ApoEε4 è responsabile della formazione di placche e grovigli nel cervello che sono segni distintivi del MA. Quella scoperta rivoluzionaria era stata pubblicata su Alzheimer’s and Dementia.

"La serie di scoperte relative all'ApoEε4 e il suo ruolo dannoso nella patogenesi di MA sono quelle di maggiore impatto nei miei 50 anni di ricercatrice", ha affermato la Griffin, pioniera nello studio della neuroinfiammazione e cofondatrice del Journal of Neuroinfiammation, gestito all'UAMS. "Nessun altro team di ricerca ha trovato un farmaco potenziale che blocca specificamente gli effetti dannosi dell'ApoEε4 ereditato".

La Griffin è docente di ricerca geriatrica nella facoltà di medicina, direttrice di ricerca dell'Institute on Aging, prof.ssa nei dipartimenti di neurobiologia e scienze dello sviluppo, medicina interna e psichiatria. Ha ricevuto il Lifetime Achievement Award dell'Alzheimer's Association ed è nella Hall of Fame delle donne dell'Arkansas.

La maggior parte della ricerca di MA a livello nazionale si è concentrata su trattamenti che possono eliminare le placche e i grovigli del cervello associati alla malattia, ma quell'approccio ha prodotto risultati poco significativi. La Griffin osserva che le persone con sintomi lievi di MA hanno già perso circa la metà o più dei neuroni responsabili della memoria e del ragionamento, il che ha portato la sua attenzione sulla prevenzione.

Il team della Griffin condurrà ricerche precliniche su larga scala sul farmaco candidato (CBA2), nonché test di altri farmaci sperimentali.

"La nostra speranza è che le persone che hanno una o due copie di ApoEε4 un giorno prendano regolarmente il farmaco per tutta la vita e riducano significativamente il rischio di sviluppare il MA", ha detto la Griffin.

Balasubramaniam ha affermato che la UAMS ha ricostruito la prima struttura a lunghezza intera conosciuta della proteina ApoEε4 nel 2017, usando la bioinformatica e tecniche di modellazione computazionale. Questo lavoro fondamentale ha portato alla scoperta del sito puntabile da farmaci della proteina ApoEε4, l'ApoE4.(ApoEε4 si riferisce al gene e ApoE4, senza il simbolo epsilon e senza corsivo, è la proteina).

Le abilità e la curiosità uniche di Balasubramaniam, ha detto la Griffin, sono state il catalizzatore delle scoperte.

"Non conosco nessun altro al mondo, se non il dott. Balasubramaniam, che può fare il lavoro che c'è in questo studio", ha detto Griffin dell'assistente professore del dipartimento di geriatria.

Mentre la maggior parte delle istituzioni continua a selezionare manualmente i composti farmacologici, lavoro che può richiedere anni, Balasubramaniam supervisiona una suite di biologia computazionale con server GPU ad alte prestazioni che ha usato per filtrare circa 800.000 composti in due giorni.

I suoi risultati simulati al computer sulle azioni farmacologiche che puntano l'ApoE4 sono state validate in vari sistemi modello in vitro e in vivo.

 

 

 


Fonte: University of Arkansas for Medical Sciences via Newswise (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: M Balasubramaniam, [+9], WST Griffin. Rescue of ApoE4-related lysosomal autophagic failure in Alzheimer’s disease by targeted small molecules. Commun Biol, 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.